SANTA FIORA – “Oggi ho dovuto prendere una decisione grave e difficile: chiudere la scuola media di Santa Fiora e trasferire gli alunni nei locali dell’Istituto superiore”. A parlare è il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi. “Questa scelta è la conseguenza della recente sentenza della Cassazione che ha causato la chiusura anche della scuola di Ribolla nel Comune di Roccastrada. In entrambi i casi la normativa vigente consentiva le regolari attività didattiche, ma i giudici hanno ritenuto necessario assumersi un ruolo regolatore e imporre la chiusura degli edifici qualora essi non rispettino i parametri antisismici”.
“Santa Fiora ha a cuore i suoi ragazzi. Nell’edificio che siamo stati costretti ad abbandonare si sono formate generazioni. L’attenzione dell’Amministrazione è stata guidata in questi anni dal rispetto per la sicurezza reale della struttura, dalla continuità delle attività didattiche, dal benessere di studenti e insegnanti, mentre contemporaneamente abbiamo lavorato sodo per realizzare una struttura moderna al passo con i tempi e con le nuove regole edilizie, che si stima sarà pronta fra un anno e mezzo. Anche in questa emergenza abbiamo cercato di difendere il nostro sistema scolastico, ma inevitabilmente la soluzione adottata non è ottimale, sacrifica spazi e limita la didattica. Faremo il possibile insieme alle istituzioni scolastiche per non far pagare questa precarietà agli studenti”.
“Noi rispettiamo la magistratura e le sue decisioni, anche quando non le condividiamo. E crediamo che questa sentenza della Cassazione determini una situazione paradossale in tutta Italia perché non tiene conto della reale situazione italiana. In ogni comune ci sono edifici pubblici e privati che non sono adeguati ad alcuni parametri, li chiudiamo? Solo il 5 % delle scuole hanno l’attestato antisismico, cosa facciamo delle altre scuole? Sono più responsabili quei sindaci che le mantengono aperte o quelli che le chiudono? Manderemo tutti i ragazzi italiani a studiare all’aria aperta?” Chiede Balocchi.
“Da Santa Fiora confidiamo che il prossimo Governo si faccia carico con urgenza della nostra e delle migliaia di situazioni simili e intervenga con l’emissione di una normativa ragionevole che consenta la messa in sicurezza degli edifici garantendo la continuità didattica.”