ORBETELLO – Domani ultimo appuntamento della 49° edizione del Carnevaletto da Tre Soldi, con la quarta sfilata e la proclamazione del Carrissimo 2018, arricchita dai fuochi d’artificio, condizioni meteo permettendo, che, altrimenti, sarà rinviata al 25 febbraio.
Dalla prima edizione del carnevale di Orbetello, ormai sono passati circa 70 anni e tutto è cambiato da quando i volontari andavano a cercare porta a porta nel paese musicisti, maschere, sarte per allestire i corsi mascherati, a non cambiare, però, è la passione per la manifestazione.
Non sono bastati gli scontri con le amministrazioni comunali durante gli anni 90’, non è bastato togliere ai carristi un luogo dove lavorare in tranquillità, non sono bastati gli scettici a fermare il Carnevaletto, alimentato dall’amore per la tradizione che rappresenta. Siamo giunti, infatti, alla 49° edizione e nessun’altra manifestazione orbetellana può dire di essere tanto longeva.
Elementi che assumono maggior valore, se si pensa alla complessità della macchina carnevale che, per funzionare, ha bisogno di mille braccia, una grande volontà ma, soprattutto, un cuore gigantesco. Quello non è mai mancato ai carristi e alle persone dell’Associazione Carnevaletto. La maifestazione, un simbolo per la popolazione, è rimasta viva grazie soprattutto all’amore degli organizzatori e di chi, materialmente, crea il carnevale.
E’ la prima volta quest’anno che tutti i carri, ben sei, sono tornati ad avere dimensioni imponenti e le reginette, come le coreografie, forse non sono mai state così belle.
A questo punto non rimane altro da fare che chiudere in bellezza: domani, tempo permettendo, si terrà il gran finale.
L’ultimo corso mascherato vedrà, infatti, la proclamazione del Carrissimo 2018, l’evento sicuramente cardine della manifestazione.
Le vie saranno inondate dalla musica della Extra Music Band e della Banda d’Orbetello.
Non mancheranno le sorprese. Una delle quali vedrà protagonista il talentuoso Tommaso Mancini che ha partecipato, le domeniche passate, come imitatore di Belen prima e Carla Fracci poi, mentre questa volta non porterà nessuna maschera, esibendosi nel ballo latino-americano.
Il merito di tanto successo va alla Giunte, agli Enti e alle associazioni che hanno sostenuto la manifestazione, ma la più grande forza del Carnevaletto sta nella forma mentis che questa tradizione è stata in grado di plasmare.