MONTE ARGENTARIO – Ha rubato i documenti della zia, e li ha usati per andare a comprare un motorino a nome della donna. Poi, con quel mezzo, ha iniziato a girare per il comune di Monte Argentario, senza preoccuparsi di divieti di sosta, autovelox, zone a traffico limitato.
Le multe hanno iniziato a fioccare nella cassetta della posta della donna, che alla fine si è rivolta ai carabinieri di Porto Ercole che hanno iniziato le indagini. I sospetti si sono presto addensati sul nipote della signora, un uomo di 48 anni, già noto alla giustizia per reati contro la persona. I militari hanno ricostruito i fatti partendo dall’Ufficio Provinciale del P.R.A. di Grosseto dove la pratica di quel motorino era viziata da un atto falso: una falsa delega della donna per l’intestazione di quel motorino presentata dal nipote con allegata copia della carta d’identità della vittima. La donna non ha riconosciuto minimamente la sua firma e ha dichiarato di non aver mai espresso delega per intestare a sé quel ciclomotore.
A questo punto, per i carabinieri tutto è stato più chiaro: l’uomo, dopo aver sottratto i documenti d’identità contenuti nella borsetta della donna e averne fatto copia, si era recato al P.R.A. consegnando a quell’Ufficio la falsa delega. Da quel giorno non ha avuto problemi ad infrangere il codice della strada più volte conscio che probabilmente non avrebbe mai pagato. L’uomo è stato individuato e denunciato dai militari del Posto Fisso di Porto Ercole e dovrà rispondere dei reati di furto aggravato, uso di atto falso e falsità commessa da privato in atto pubblico.