GROSSETO – Sale a 12 il numero dei grossetani che hanno chiesto aiuto alla Confconsumatori dopo aver visto sfumare il loro investimento in diamanti. L’associazione ha quindi inviato reclami per un totale complessivo di 350 mila euro alle banche che hanno fatto da intermediari e alle società di vendita delle pietre.
“Colpisce il fatto che la maggior parte di queste persone sono pensionati che non avevano alcun interesse a rischiare tutto in una pietra preziosa, con costi di custodia presso la banca, commissioni di vendita, iva ecc – afferma confconsumatori – . Pseudo investimenti che ad oggi non hanno alcuna possibilità di essere riscattati in quanto le pietre non sono vendibili ad alcun prezzo e non esistono mercati finanziari di riferimento.”
“Tuttavia in un caso, dopo i 30 giorni di rito, è già stata attivata la procedura di mediazione dinanzi all’organismo di mediazione accreditato. A questo punto, come hanno fatto alcune banche, confidiamo che gli istituti di credito prendano consapevolezza degli errori fatti e della responsabilità che devono assumersi per il buon andamento dei mercati finanziari e al fine di recuperare la fiducia dei consumatori, notevolmente scemata a causa degli scandali finanziari degli ultimi vent’anni” conclude confcosumatori.