GROSSETO – Critiche per la visita del ministro Maurizio Martini alle imprese dell’agroalimentare in Maremma, arrivano da Mario Lolini, candidato per il centrodestra alla Camera. Una visita che Lolini definisce una “passerella” che non serve al territorio. E sulla visita del ministro delle politiche agricole interviene su Facebook anche il sindaco di Grosseto che rimprovera a Martina di non aver previsto nella sua visita anche una “saluto” al primo cittadino in municipio.
«La Maremma, l’Amiata e l’Elba sono terre di grandi talenti: nei decenni, è riuscita ad elevare la qualità delle sue produzione agroalimentari, tanto da farne delle vere e proprie eccellenze. Penso al vino: le Doc e le Docg nate sui nostri territori hanno saputo conquistare consumatori e critici. Se anche per la viticoltura anche la nostra zona può parlare di eccellenza, non si può dire altrettanto per il sistema complessivo: è necessario fare un salto di qualità, lavorando su un brand unico che ne valorizzi le particolarità e ne sostenga l’export e la promozione».
«Discorso analogo merita l’agroalimentare di qualità: dobbiamo far sì che il distretto rurale abbia la forza di diventare un distretto del food. Un distretto che non sia soltanto una scatola vuota ma uno strumento reale di sviluppo e strategia. Le produzioni di qualità, con tipicità che racchiudono in se tradizione ed eccellenza delle materie prime, sono numerose e raccontano un territorio straordinariamente ricco ed unico. Così come unico deve essere il brand che deve proteggerle e promuovere, dando la forza ai più piccoli di diventare grandi gemme preziose nel panorama mondiale. Spiace quindi vedere che l’ennesima, inutile passerella elettorale cui i grossetani siano costretti ad assistere sia un vero e proprio dispetto al settore più importante e indennitario che abbiamo».
«Il ministro Martina viene a sostenere un Pd morente e pare non curarsi del fatto che gli agricoltori siano ormai in ginocchio: il grano ai minimi storici, la coltivazione del pomodoro azzerata dalla siccità, il latte venduto a costi inferiori all’acqua minerale. per non parlare dell’allevamento, con le greggi attaccate e massacrate da lupi e ibridi. È triste scoprire che il centrosinistra si adoperi così tanto, scomodando addirittura un ministro, non certo per il benessere di agricoltori e allevatori ma solo per chiedere loro il voto. La nostra risposta è ancora una volta quella di esserci, ora e sempre, a fianco dei contadini, nell’ascoltare le loro richieste e nel cooperare attivamente con tutti le Istituzioni».