GROSSETO – «Il ministero della Pubblica istruzione ha deciso di tagliare le ore individuali di musica nei licei a indirizzo musicale: una scelta scellerata per la quale come Provincia di Grosseto sin da subito abbiamo protestato assieme alla scuola e ai ragazzi, partecipando a un flash mob in piazza Dante lo scorso 6 ottobre». A parlare è Olga Ciaramella candidata capolista al Senato.
«Come candidata al Senato per Noi con l’Italia continuo a portare avanti questa battaglia, e farò sentire il mio dissenso una volta eletta. Sono profondamente convinta che l’arte in genere e la musica in particolare siano fondamentali per la crescita di un individuo, così come credo che le ore di musica individuali siano necessarie alla formazione degli studenti che vogliono accrescere le loro conoscenze musicali. Apportare continuamente tagli all’istruzione è dannoso per il futuro del nostro Paese. Dobbiamo ripartire proprio dalla scuola se vogliamo che l’Italia sia una nazione competitiva. L’istruzione è uno dei punti cardine del programma della lista che rappresento, Noi con l’Italia».
«Da appassionata di musica e di arte, credo che sia necessario andare controtendenza rispetto alle ultime scelte del ministero della Pubblica istruzione: dobbiamo rivedere il sistema dei licei musicali, assicurando almeno due ore individuali di strumento. E’ necessario poi stabilizzare il Bonus Stradivari: si tratta dell’agevolazione che viene concessa alle famiglie con figli che studiano musica per l’acquisto di strumenti necessari al loro apprendimento. Vogliamo defiscalizzare le spese affrontate dagli studenti degli istituti musicali, riconoscendo alla musica un valore educativo primario, sia per la persona che per la convivenza sociale».
«Equipareremo pienamente le Accademie di belle arti e i Conservatori di musica alle università e daremo loro piena autonomia e più risorse. Svilupperemo percorsi e tirocini per giovani artisti e musicisti. Valorizzeremo l’alta formazione artistica e musicale, un’eccellenza assoluta dell’Italia che è stata abbandonata all’incuria da vent’anni. Non possiamo più permetterci di relegare l’istruzione a un ruolo di comparsa nella vita dei nostri ragazzi: dobbiamo riportare la scuola a essere un’eccellenza del nostro Paese». Conclude Ciaramella.