CAPALBIO – Tre uomini, tutti di nazionalità rumena di età compresa tra i 27 e i 45 anni, sono stati arrestati all’alba dalla Compagnia dei Carabinieri di Orbetello per essersi introdotti in una nota azienda agricola e aver rubato materiali e utensili per un valore di circa 10 mila euro.
Tutto è successo nell’alba nel comune di Capalbio, località Scalo, intorno alle 5:30; secondo gli inquirenti, i tre malviventi, tutti residenti a Capalbio, si erano introdotti nei capannoni dell’azienda dopo aver scavalcato la recinzione perimetrale e forzato le finestre a circa due metri di altezza. Con l’aiuto di scale di proprietà della azienda, poi, erano riusciti a trasferire il materiale dall’interno dei capannoni all’esterno, dove li attendeva un complice, il cui incarico era quello di depositare e occultare la refurtiva all’interno del bagagliaio della loro autovettura.
“I militari della Aliquota Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato tre uomini, di cui uno anche con precedenti specifici per reati contro il patrimonio – spiegano i militari – perché sorpresi e bloccati immediatamente dopo aver sottratto smerigliatrici, utensili, motoseghe e componentistica di attrezzi agricoli di proprietà di una nota azienda agricola di Capalbio”.
I tre erano già in auto, pronti a far sparire la refurtiva, quando si sono imbattuti in un posto di blocco, ignorando l’alt dei carabinieri che, perciò, si sono lanciati all’inseguimento “L’automobile che viaggiava a velocità sostenuta è stata notata da una gazzella dei carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Orbetello, che si trovava all’altezza del Km.131 per un posto di controllo – prosegue la nota dell’Arma – i militari, insospettitisi dall’autovettura con targa straniera che non si era arrestata all’alt, hanno subito deciso di porsi all’inseguimento dei tre soggetti per poi fermarli. I carabinieri hanno notato immediatamente i vestiti e le mani sporche di fango, elemento che ha fatto pensare subito a qualcosa di strano”.
I carabinieri, dopo aver messo in sicurezza i tre uomini, hanno proceduto a controllare l’autovettura, rinvenendo all’interno del bagagliaio la refurtiva, il cui valore complessivo si attesta intorno ai 10.000 euro. I tre, quindi, sono stati portati in caserma anche perché non sono riusciti a dare giustificazione del materiare in possesso “Contestualmente – sottolinea la nota – arrivava ai carabinieri la denuncia del proprietario della azienda che, resosi conto di essere stata vittima di furto, veniva invitata in caserma e lì riconosceva il materiale di sua proprietà”.
I tre malviventi sono stati quindi dichiarati in arresto e dovranno rispondere di furto aggravato in concorso davanti al Giudice di Grosseto in udienza per direttissima. La refurtiva è stata interamente restituita al legittimo proprietario, conscio di aver evitato un ingente danno economico.