RIBOLLA – «Siamo rimasti sgomenti di fronte a genitori che invece di ringraziare chi ha fatto la segnalazione, la Procura e i giudici che hanno emesso la sentenza applicando la legge per tutelare l’incolumità fisica dei bambini, e non come puerilmente si vuole far credere per fare un dispetto la sindaco e spendere i soldi dei contribuenti, fanno un attacco personale al consigliere di opposizione Baccetti, portato avanti con le stesse risibili motivazioni del sindaco». Così Moreno Bellettini, coordinatore di “Insieme per Roccastrada” commenta la lettera inviata dai genitori dei bambini della scuola di Ribolla.
«Rimanendo sul denaro dei contribuenti riteniamo speso bene il denaro che serve a tutelare l’incolumità e la sicurezza degli utenti, viceversa consideriamo uno spreco quello che il “soccorso rosso multiplo” non vuole vedere, centinaia di migliaia di euro buttati al vento dall’amministrazione comunale in investimenti fallimentari, vedi l’area industriale del Madonnino, le scelte politiche o incompetenze procedurali, vedi la vicenda del campo sportivo di San Martino, i danneggiamenti ad aziende turistico ricettive, abitazioni private ecc ecc . prosegue Bellettini -. La lista è troppo lunga per elencarla nei dettagli facendo presente, al gruppetto di sostegno, poco attento agli sprechi (ma speriamo nella corte dei conti), che di solito i genitori si occupano più della sicurezza dei propri figli che delle casse comunali, come molti comitati e associazioni di genitori di zone terremotate d’Italia che hanno telefonato e scritto alla Baccetti per ringraziarla augurandosi che quanto portato avanti dalla procura di Grosseto e dai giudici per il giusto intervento sia preso ad esempio per rendere sicuri gli edifici scolastici frequentati dai bambini».
«Per quanto riguarda un confronto pubblico con il sindaco come comitato civico “insieme per Roccastrada” insieme al consigliere Baccetti ricordiamo al distratto gruppo che sono mesi che sfidiamo il sindaco Limatola ad un dibattito pubblico sull’argomento chiedendo ospitalità a TV9 per fare un confronto serio scevro da furbe partigianerie, ma non ha mai risposto o accettato, è molto più facile farsi aiutare da terzi che agire di persona».