FOLLONICA – «Con umiltà ho ascoltato le parole lucide e vibranti di Rolando Sartori. È stata una grande lezione: di civiltà, di democrazia, di umiltà. Mi sono genuinamente commosso nel conoscere un cittadino così fiero e preparato. Un lavoratore. Un cittadino che ha fatto politica quando la politica era diversa». A parlare è Mario Lolini, candidato del centrodestra al collegio uninominale per la Camera, che dopo aver saputo della scelta di rinunciare al diritto di voto di Rolando Sartori, ha deciso di fargli visita e incoraggiarlo a partecipare alle elezioni.
«La politica, negli ultimi anni, è diventata distante dai cittadini. È diventata strumento per fare gli interessi di pochi, è diventata un mostro che si autogenera per mantenere un sistema di potere cristallizzato. È vero: Rolando ha ragione a rifiutare tutto questo. Ma l’unico strumento che ancora abbiamo per cambiare qualcosa è il voto: uno straordinario anticorpo contro l’ingiustizia».
«L’unico modo per riprendersi il futuro è usare la politica attraverso l’esercizio del voto. Quindi a Rolando dico di esercitarlo. Chiedo di votare. Non per me, naturalmente: può votare ciò che vuole. Ma deve votare. È per questo che, domenica 4 marzo, lo accompagnerò personalmente al seggio. È l’ultima occasione che gli italiani hanno per votare da italiani».