GROSSETO – La sezione ANPI “E. Palazzoli” di Grosseto organizza una delegazione di massa per “il giorno del ricordo” il prossimo sabato 10 febbraio alle ore 10.30 davanti alla palazzo comunale di Grosseto allo scopo di pulire le “pietre di inciampo” ivi collocate, nell’ambito di un progetto dell’ISGREC, parte di un più vasto progetto europeo di memoria dei deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti. Le pietre di inciampo ricordano tre deportati grossetani Albo Bellucci, Giuseppe Scopetani, Italo Ragni, morti a Mauthausen e a Gusen. Sarà tenuto un breve discorso commemorativo. L’iniziativa è stata approvata dal sindaco di Grosseto e dal presidente dell’ ISGREC.
Come ogni anno l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia partecipa, con la testimonianza e i valori di cui è portatrice, al “Giorno del Ricordo”; il proposito che anima gli antifascisti è di fare anche di questa ricorrenza un’occasione di seria e responsabile ricostruzione della nostra storia, libera da qualsiasi condizionamento, e per riconfermare e rilanciare il bene supremo della pace tra i popoli del mondo, della libertà e della democrazia, della tolleranza: condizioni essenziali per la piena realizzazione delle persona umana.
Quella delle foibe, nelle quali furono gettati anche molti Partigiani italiani, l’esodo di 250.000 tra istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre, verificatesi conseguentemente alla seconda guerra mondiale scatenata dal nazi-fascismo, sono tragedie immani che interpellano la coscienza di tutti; non possono né devono essere strumentalizzate a fini di parte, tanto meno da chi appartiene dalle associazioni, che annoverano militanti che si definiscono “i fascisti del nuovo millennio”.Così il “Giorno del Ricordo”, piegato alle ragioni della propaganda, divide invece di unire e rischia di diventare il polemico contraltare di quello “della Memoria” dedicato all’Olocausto degli ebrei e di tutti gli oppositori avvenuto per mano dei nazisti. Da qui la nostra iniziativa unitaria di sabato 10 febbraio 2018.
L’ANPI, in quanto legittima erede della Resistenza, chiama i cittadini e le cittadine, specialmente le giovani generazioni, a ritrovarsi nel messaggio civile e democratico della Costituzione Repubblicana, e a battersi coerentemente per un mondo migliore e più giusto, fondato sul rispetto reciproco e sul bene comune, dove non vi sia alcun posto per l’odio, per ogni prevaricazione e dittatura di sorta.
Crediamo che questa sia la maniera migliore di rendere omaggio ai caduti, però senza fare di ogni erba un fascio: attualizzando quanto i caduti della lotta di Liberazione fecero per noi, fino all’estremo sacrificio, ci assumiamo l’onore di essere i continuatori dei loro ideali nel mondo in cui viviamo, cercando sempre di dimostrarci all’altezza dell’eredità che tutti assieme ci hanno lasciato.