FOLLONICA – Incontro elettorale dal titolo “Sicurezza e libertà” con i candidati del Movimento Cinque Stelle alla camera e senato Renato Scalia, Caterina Orlandi e Alfonso Bonafede.
Il tema centrale dell’incontro, organizzato dal Movimento Cinque Stelle Follonica questo pomeriggio nella sala Tirreno, è stato la sicurezza pubblica e si è svolto con una numerosa partecipazione da parte dei cittadini che, a termine degli interventi da parte dei candidati, hanno potuto intervenire personalmente. Non era presente, come in programma, il candidato Gregorio De Falco.
L’attivista follonichese e consigliere comunale Gabriele Cecchini ha introdotto questo terzo appuntamento elettorale a Follonica, sottolineano che il tema della sicurezza è molto sentito in città e per il quale il movimento ha presentato numerose mozioni in consiglio comunale oltre ad un incontro con il Prefetto. «Purtroppo la nostra città – ha detto – negli ultimi mesi è protagonista di molti episodi di microcriminalità come furti, atti vandalici che non hanno risparmiato neanche le strutture pubbliche come il Comune, le scuole o la Proloco. Lo spaccio si svolge alla luce del sole vicino ai posti frequentati da bambini e famiglie e, come se non mancasse, pochi mesi fa abbiamo assistito ad alcuni arresti con l’accusa di reati a stampo mafioso».
Il candidato Renato Scalia, che è intervenuto per primo, esperto dell’argomento grazie alla sua carriera da ex ispettore capo di Polizia e della Dia ha tracciato un quadro generale italiano con alcuni riferimenti alla città del Golfo e della Maremma che, a suo avviso «non sono liberi da fenomeni mafiosi» e sottolineando che, «sarò sempre dalla parte delle vittime e non dai carnefici. Chiamatemi pure ‘giustizialista’ –ha detto-, ma sono stanco di sentire di reati mai perseguiti e prescritti. Credo che garantire la sicurezza del cittadino sarà possibile soltanto se si aumenterà il numero dell’organico delle forze dell’ordine».
Anche la candidata Caterina Orlandi, psicopedagogista, ricercatrice ed esperta nell’ambito di educazione ha ribadito che «bisogna creare un tessuto sociale affidabile. Questo processo inizia nelle scuole in cui si deve ricreare una cultura della sicurezza perché la sicurezza è un concetto che appartiene a tutti i cittadini e non solo alle forze dell’ordine». La candidata è intervenuta anche sulla questione della scuola di Ribolla, affermando che una grande parte degli edifici scolastici sono vecchi e bisognose di manutenzioni straordinarie. Sarà una sua priorità promuovere una politica che investe proprio nell’edilizia scolastica e nel personale docente.
Alfonso Bonafede, già deputato nella passata legislatura, ha ribadito che la sicurezza è sinonimo di libertà e un punto fondamentale che spetta anche alle forze dell’ordine stesso, perché «anche loro sono cittadini solo in divisa e non solo vanno tutelati, ma coordinati meglio. E’ necessario – ha detto –, e parte del nostro programma, aumentare le forze dell’ordine di almeno 10 mila unità».