GROSSETO – Primo confronto ufficiale della campagna elettorale tra i candidati delle forze politiche in campo in vista del voto del 4 marzo. L’occasione è stata offerta dalla Cna di Grosseto che ha voluto presentare la propria proposta sul tema della direttiva Bolkestein e sui riflessi per le imprese del settore balneare.
Un appello al confronto raccolto da molti candidati: Donella Bonciani e Gregorio De Falco (Movimento 5 Stelle), Leonardo Marras e Silvia Velo (Partito democratico), Gino Tornusciolo e Gian Piero Joime (CasapPound), Mario Lolini (Lega), Elisabetta Ripani (Forza Italia), Olga Ciaramella (Noi con l’Italia), Francesco Giorgi e Graziano Cipriani (lista Insieme), Catia Sonetti (Liberi e Uguali).
“Da tempo – spiega Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto – l’associazione chiede al Governo di impegnarsi su questo fronte, mandando a gara solo le nuove concessioni e confermando quelle esistenti, secondo il principio del legittimo affidamento, sia in considerazione degli investimenti fatti, sia per quanto contenuto in uno studio presentato di recente all’Europarlamento, che dimostra che le richieste avanzate dai concessionari italiani possono essere legittimamente sostenute”.
Una proposta che è stata girata ai candidati che a loro volta hanno dato il proprio contributo alla discussione. Noi abbiamo sentito un candidato per ogni coalizione presente seguendo lo schema della sfida di collegio.
«C’è bisogno di una nuova legge demaniale che tanga conto della realtà esistente – ha detto Leonardo Marras – una legge dello Stato che sia in grado di differenziare anche tra regione e regione perché la situazione della Toscana è molto diversa rispetto a quella di altre zone d’Italia».
«È necessario che il Governo per la prima volta – ha detto Mario Lolini (centrodestra) – si occupi della Bolkestein e che trovi soluzioni così come è già accaduto in Spagna e Portogallo. Le proroghe non servono e non serviranno serve invece una soluzione definitiva».
«Fino ad oggi c’è – ha spiegato Gregorio De Falco (M5S) – stata l’inerzia del Governo, ci sarà bisogno di una nuova legge demaniale da portare in Europa dove far valere le ragioni dell’Italia. Anche gli imprenditori però devono darsi da fare e presentare proposte».
«La direttiva Bolkestein deve essere rispettata – ha detto Catia Sonetti (LeU) – potrà essere aggiustata per trovare una sintesi, ma dobbiamo dire che siamo in Europa e che quella direttiva dovrà essere rispettata».
«Noi siamo per l’uscita dall’Unione Europea – ha detto Gino Tornusciolo (CasaPound) e quindi siamo per no rispettare alcuna direttiva. Sulla questione noi vorremmo delle concessioni trentennali come accade in Spagna».