SANTA FIORA – «E’ necessario che sindaco e dirigente scolastico vengano a riferire dei gravi fatti riportati dalla trasmissione Rai “Mai più Bullismo”, andata in onda alcuni giorni fa, in Consiglio comunale». A chiederlo è il consigliere di opposizione Riccardo Ciaffarafà. «In una scuola di poche decine di ragazzi un caso di bullismo così evidente e crudele, non sarebbe mai dovuto succedere. Con di più che questo comune conta circa 2600 abitanti e ci conosciamo tutti. Le scuole medie sono composte solo da una sezione per anno e dunque com’è possibile che nessuno si sia accorto di niente?».
«Questa Amministrazione, che si autodefinisce “attenta e sensibile” al percorso formativo e che vorrebbe spendere 1.400.000 mila euro per fare un nuovo edificio, proprio per le scuole medie, del tutto inutile a fronte di 10 bambini circa nati all’anno, non aveva ricevuto nessuna segnalazione da parte di nessuno? Ma un fatto c’è ed è molto grave: il sindaco deve spiegare perché, dopo essere venuto a conoscenza della situazione, poiché l’inchiesta è stata registrata in primavera 2017, il 30 settembre 2017 ha deciso comunque di dare un premio economico, sotto forma di borsa di studio, anche ad alcuni ragazzi della classe oggetto della trasmissione Rai, ostentando l’iniziativa come “premio al merito”. Dunque alcuni ragazzi protagonisti del bullismo hanno ricevuto “un premio” proprio dal Comune. Ci sembra che si configuri anche un danno erariale con l’utilizzo di fondi pubblici utilizzati senza nessun criterio, vista la situazione».
«Fra l’altro, un caso “strano”, ha oscurato la Rai per l’intera serata della messa in onda in quasi tutto il Comune di Santa Fiora e anche su questo chiederemo delucidazioni a chi di competenza. Sono risposte che Sindaco e Dirigente scolastico dovranno dare ufficialmente in Consiglio comunale nel quale presenteremo un’interrogazione e una richiesta di audizione del Dirigente che, nonostante abiti a Grosseto, e nell’intervista cada dalle nuvole ha la responsabilità diretta della piccola scuola media. A peggiorare la situazione una cruda conferma: un genitore, contattato telefonicamente dall’ex Iena Pablo Trincia, si rifiuta di partecipare all’incontro promosso dal conduttore per “non mostrarsi per paura di possibili ritorsioni” dicendo che “si sa che a Santa Fiora ci sono i capetti e dunque è meglio non esporsi”. Un clima, da noi denunciato da anni, di timore e paura nei confronti di alcune famiglie e alcuni personaggi che hanno determinato un ambiente omertoso, anche di fronte ad un bullismo crudele che in un paese che sventola, inutilmente, tante bandiere non sarebbe mai dovuto esserci».
«Il bullismo in politica c’è sempre stato non per questo si deve giustificare – afferma invece il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi -. In questa fase, non bellissima, è rappresentativo di un modo di essere e rappresentare se stesso. Il recente comunicato di Riccardo Ciaffarafà dimostra che le competenze non contano, non conta che in una vicenda siano coinvolti bambini di 12 anni, non conta neppure conoscere il reale profilo della vicenda. Il consigliere pone al centro il proprio io giudicante, se stesso, e tenta di creare e cavalcare un presunto malessere e farne speculazione politica. I comportamenti e gli scritti di Riccardo Ciaffarafà travalicano il normale confronto e non tengono conto degli effetti che le proprie affermazioni provocano o provocherebbero nella comunità se fossero assecondate».
«Il Comune di Santa Fiora, io personalmente, siamo molto attenti al bene della comunità, lo facciamo avendo attenzione e rispetto delle competenze e dei ruoli, della verità, della riservatezza e, nel caso della scuola, dei giovani e delle famiglie coinvolte. Non consentiremo a nessuno di oltrepassare i confini. Il consiglio comunale non è il luogo dei processi (e neppure la stampa), è l’assemblea che opera per il bene collettivo, con attenzione e scrupolo». Conclude.