GROSSETO – Gli operatori della Maremma dicono un sì convinto al brand ‘Costa di Toscana’ per la valorizzazione integrata dell’offerta turistica. Il nuovo marchio, lanciato dalla commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera, è stato presentato questa mattina.
Gli operatori chiedono, come condizioni di partenza, un forte impulso alla realizzazione delle necessarie infrastrutture e la spinta per la creazione di un sistema di cooperazione in rete, due punti deboli che marcano la difficoltà di questo territorio. Una difficoltà che è maggiore anche rispetto ad altre realtà: qui si viaggia a una velocità più bassa rispetto a quella già ridotta della costa nei confronti del resto della Regione, che corre con passo più deciso. L’occasione del confronto è arrivata questa mattina, lunedì 29 gennaio, al polo universitario di Grosseto, con il quarto incontro organizzato dalla commissione regionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera.
È stata la vicepresidente segretaria della commissione a presentare le finalità del progetto, sviluppato da Toscana promozione: riportare la regione a correre ad una sola velocità, questo è l’obiettivo per il quale è stata istituita questa commissione e il brand ‘Costa di Toscana’ è uno dei primi significativi passi per il rilancio di questa rilevante porzione di territorio. Con il turismo al centro dell’obiettivo, spiega ancora la vicepresidente, come veicolo per tutto l’anno: non solo il mare, ma anche, qui in Maremma, i parchi, le terme, i borghi. La promozione integrata prevede un’offerta articolata volta alla valorizzazione delle singole specificità e tipicità. Nuove opportunità attraverso l’offerta di pacchetti integrati che includono, bike, cammini e percorsi, turismo sportivo, wedding, avventura. La Maremma, nel 2016, ha visto un milione e 125mila arrivi e oltre 5milioni e 700mila presenze (le notti in cui i visitatori si sono fermati nelle strutture del territorio): si parte da questa realtà. Con una certezza: se si riesce a rialzare il livello di competitività della costa, sarà tutta la Toscana a trarne beneficio.
La posizione delle amministrazioni locali è stata rappresentata dal vicesindaco di Grosseto, a nome del sindaco e presidente della Provincia: convinta condivisione dell’impostazione del nuovo brand, con la volontà di presentare al meglio anche l’entroterra e con due priorità che, secondo il vicesindaco, meritano risposta immediata. La prima, il pieno efficientamento dell’aeroporto, senza l’ambizione di competere con le maggiori realtà aeroportuali della regione, ma con l’obiettivo di sfruttarne appieno le potenzialità. La seconda, il sostegno al sistema delle piccole e medie crociere, target importante per lo sviluppo del territorio.
E dai numerosi interventi degli operatori – aziende agricole e di agriturismo da Poggiocavallo a Capalbio, a Punta Ala– e dei rappresentanti delle istituzioni e organizzazioni locali – consorzio di Comuni, il polo universitario, la Camera di commercio, Confindustria – arrivano il pieno appoggio all’iniziativa della commissione e le sollecitazioni sulle urgenze. Le infrastrutture, prima di tutto: le arterie di collegamento stradale, l’aeroporto, il piano del porto di Monte Argentario. Ma anche, con uguale forza, l’impulso ad una cooperazione in rete tra gli operatori turistici così come tra le amministrazioni locali, che da queste parti fatica a prendere forza: meno burocrazia, più circolazione delle informazioni, più collaborazione tra le strutture di ricezione turistica. Oltre ovviamente alla valorizzazione del territorio, alla quale il marchio Toscana e le istituzioni regionali possono assicurare forte impulso. Un lavoro lungo, un impegno consistente che può trarre, dall’iniziativa della commissione e dal nuovo marchio ‘Costa di Toscana’, un impulso significativo.
È quanto pensano anche i consiglieri regionali Roberto Salvini e Gianni Anselmi, che della commissione fanno parte e questa mattina hanno partecipato all’incontro. Un tentativo che può avere successo, a condizione di riuscire a sostenere la produttività del territorio anche negli altri settori nei quali è forte, a cominciare dall’agricoltura, ha detto Salvini. Un progetto che può dare buoni frutti anche secondo Anselmi, che segnala la necessità di lavorare insieme, di realizzare progetti condivisi dalle amministrazioni locali, che saranno chiamate a sviluppare in convenzione le attività di informazione e accoglienza.