ORBETELLO – «Diamo una mano al mare aiutando Paolo Fanciulli a costruire la “Casa dei pesci”». A parlare è l’associazione ‘Comitato per la Casa dei Pesci’ onlus che chiede a tutti un contributo contro la pesca a strascico e pre favorire il ripopolamento del mare.
«Da quando il progetto è stato ideato è molto più noto in tutto il resto d’Italia e d’Europa che nella nostra Maremma – dice Ippolito Turco, presidente dell’associazione ONLUS Casa dei Pesci -. Stranamente è poco noto qui da noi. Si pensi che l’ultima donazione importante sul sito ci è giunta da un imprenditore francese, che ha donato 1000 Euro».
La Casa dei Pesci è il progetto nato dall’associazione Casa dei Pesci e da Fondazione Grosseto Cultura nel 2015 che ha visto la partecipazione di Regione, Provincia e dei comuni di Grosseto, Orbetello, Castiglione della Pescaia. Nato dal sogno del pescatore Paolo Fanciulli, il progetto la Casa dei Pesci ha come obiettivo il ripopolamento ittico nelle acque prospicienti il litorale maremmano. Per ottenere il risultato, è stata elaborata una grande idea che unisce arte, cultura, ambiente e promozione del territorio: realizzare grandi opere scultoree in marmo – da blocchi donati dalle Cave di Michelangelo di Carrara – e posizionarle sui fondali in modo da garantire ai pesci una vera e propria casa di tranquillità. Le sculture sono realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo che hanno come desiderio quello di contribuire al progetto con la propria arte e la propria sensibilità.
A oggi sono 24 i blocchi di marmo già lavorati e già sistemati sui fondali ma il progetto è molto più ambizioso: creare un vero e proprio museo di decine di sculture sottomarine e successivamente un giardino dell’arte a terra, collocando blocchi scolpiti lungo la costa ma anche nelle zone interne della Maremma, in aree di importanza turistica e quindi accessibili a tutti «con l’aiuto di quegli imprenditori maremmani che vorranno dare una mano al progetto e diventare custodi di quelle opere. Ma questo progetto potrà continuare a vivere ed essere realizzato solo con il sostegno di tutti i maremmani: imprenditori, ristoratori, albergatori, negozianti, semplici cittadini perché senza il loro contributo, senza i fondi per la movimentazione e la messa a mare dei blocchi, non si potrà realizzare».
«Basterebbero 50 Euro da parte di 100 donatori per mettere a mare 5 blocchi – dice Ippolito Turco, – è un contributo minimo che ciascuno di noi potrebbe permettersi». L’associazione per questo ha lanciato la campagna “Il calendario della Casa dei pesci in ogni negozio di Maremma”. «Vorremmo vedere il calendario 2018 del progetto, con le foto delle opere già realizzate e già messe a mare, in ogni negozio o attività. Daremo una copia del calendario, come ricompensa, a tutti coloro che avranno dato un contributo minimo di 50 Euro per il progetto. Quei negozi che hanno una copia del calendario in bella mostra, su una scrivania, su un bancone, vicino alla cassa potranno testimoniare di aver dato il loro piccolo contributo al progetto ma una grande mano al nostro mare».
Per sapere come fare basta visitare il sito www.casadeipesci.it.