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Musicoterapia, un aiuto di cura e di benessere ben indagato dalla scienza eppure ancora così poco sfruttata.
[…]“La musica, al di là dell’impatto fisico della produzione di endorfine, è una sorta di linguaggio che ha un effetto intrapersonale, come l’evocazione di ricordi del passato, il miglioramento dell’umore, l’ammorbidimento dei tempi duri della vita e l’effetto interpersonale come lo sviluppo dell’empatia, collegando le nostre menti e le nostre anime ed evocando emozioni simili. […]
Cos’è il suono? Il suono può essere visto come un moto d’onda nell’aria o in attraverso altri supporti elastici. Il suono è uno stimolo. Il suono può anche essere visto come un’eccitazione del meccanismo uditivo che si traduce nella percezione del suono. In questo caso, il suono è una sensazione. Il suono è un’onda che si diffonde secondo diverse frequenze chiamate Hertzs.
Ci sono forti connessioni tra i suoni che ascoltiamo e le nostre onde cerebrali. Le nostre funzioni cerebrali producono anche loro onde: queste possono essere le onde Delta – con 0.5-3Hz, e si verificano nel sonno più profondo, poi le onde Beta, 25-100 Hz, e questo è nel sistema cosciente (non significa necessariamente consapevolezza), le onde Theta tra 4 e 8 hertz, corrispondenti al sonno leggero e il nostro REM (la fase del sogno). […] Ultime ma non le meno interessanti, le onde Alpha, da 8-12 Hz, grazie a queste onde si rivolge la propria attenzione alla nostra esperienza interiore, piuttosto che a ciò che sta succedendo intorno, quindi queste onde sono legate ad una meditazione interiore, una concentrazione sul regno interno. […] Sono legate al benessere, le onde cerebrali che possiamo ottenere con la consapevolezza e la meditazione. Come crearle? Utilizzando suoni esterni in grado di innescare queste onde alfa, focalizzati sui 10 Hertz.
[…] Quindi questi suoni esterni […] sono quelli che possono mettere il nostro cervello in uno stato di meditazione e di pace: oltre a questo, possono produrre serotonina. […] Nel Regno Unito, esiste la British Academy of Sound Therapy[…] Nei loro studi viene spiegato non solo come il “tinnito” venga trattato – una particolare condizione neurologica – ma anche altre malattie neurologiche, fino alla depressione e alla demenza. Inoltre, una selezione di studi della British Academy of Sound Therapy ha valutato, dopo l’ascolto del suono, possibili esiti “bizzarri”, utilizzando come strumento un questionario di esperienza mistica. Questo strumento qualitativo e quantitativo convalidato indaga il senso di appartenenza, la completezza, l’autostima, l’unità, i concetti di senza tempo e senza spazio, il senso del Divino e il senso della natura. L’interconnessione tra le persone, ma soprattutto il fatto che non si è isolati e soli su questo pianeta. Lo strumento era stato impostato per indagare anche gli effetti delle droghe psichedeliche, o l’alcol, ma è risultato chiaro che alcune esperienze “mistiche” ad “effetto breve” che non generano dipendenza sono prodotti dai suoni, dalla danza, dal camminare, dal fare attività piacevoli. Tornando al suono, attraverso queste frequenze binaurali – una per ogni orecchio, da ascoltare in cuffia nei casi più complessi, i risultati di questa esperienza mistica legata a questi questionari d’indagine dimostrano un aumento nella quiete interiore, della pace, del senso d’integrità e di appartenenza in interconnessione con il mondo, con gli altri e con la natura. Tutto questo può essere riassunto con una sola parola: benessere. Facile da conseguire e da applicare nell’impostazione della cura, facile e a basso costo”
Articolo tratta da http://www.medicinanarrativa.eu/altri-linguaggi-di-cura visitato il 1/1/2018 autrice Maria Giulia Marini
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