GAVORRANO – Il Pci chiede impegni concreti al Partito democratico. Dopo l’apertura del Pd ad una larga coalizione di centrosinistra che possa presentarsi unita alle amministrative del 2018, il Pci interviene chiedendo che dalle parole, giudicate positivamente, di passi ai fatti su temi e progetti importanti sul territorio.
«La segreteria provinciale e il coordinamento del PCI delle Colline Metallifere, hanno appreso dalla stampa l’autocritica del PD di Gavorrano che rappresenta sicuramente un passo importante e positivo per riaprire dialogo e confronto tra le forze politiche di sinistra per stemperare i rapporti che vada oltre alle guerre personali. Il PCI, nei mesi scorsi, ha evidenzato sia verbalmente che con prese di posizioni pubbliche e documenti, alcune criticità che necessitano di estrema chiarezza per portare acqua al mulino del dialogo politico. Le vicende sulla sanità, sui servizi alla non autosufficienza e sulle tematiche sociali sono alcune delle priorità del nostro Partito. Il PCI ha messo in luce criticità evidenti e riscontrabili, come la privatizzazione del CUP, lo smantellamento di alcune attività, l’esternalizzazione dei servizi alla persona ed altro. Tutte queste criticità sono state denunciate e poste al centro dell’azione politica. Solo oggi anche chi tra i sindaci e dai rappresentanti del PD, che esercitano i poteri più importanti a tutti i livelli istituzionali, si stanno rivedendo e la posizione del PCI non era solo quella da deridere o accusare di strumentalizzare questi temi per sola propaganda o per attrarre consenso».
«Auspichiamo che alle parole seguano i fatti e quelle risposte delle istituzioni e quella dei Partiti che le guidano, in primo luogo il PD, siano improntate non più a denigrare o ignorare questi problemi ma ad affrontarli perché rappresentano un aspetto fondamentale per la vita dei cittadini e delle comunità più deboli. Il PCI invita quindi il PD di Gavorrano al confronto, così come aveva promesso a dicembre e, se lo riterrà opportuno, prendere posizioni chiare sulla vicenda Falusi, su Casa Maiani, Casa Simoni per quanto riguarda il mondo della salute ma confrontarsi ed esprimersi sui gessi rossi, l’accorpamento dei servizi, la fusione dei comuni, l’inceneritore, le tematiche del lavoro, alle quali si aggiunge nel caso specifico, il residence Il Pelagone che attualmente è sotto curatore fallimentare. Non dobbiamo dimenticare infine il ridimensionamento di importanti marchi produttivi con minacce di chiusura come la COOP di Gavorrano e la chiusura delle filiali MPS di Gavorrano e Caldana sulle quali i cittadini hanno pagato già il dazio con il provvedimento del governo che ha finanziato con oltre 20 miliardi di euro la gestione fallimentare dell’Istituto Bancario e che oggi si troverebbero a pagare un ulteriore risanamento con l’eliminazione delle filiali. Desideriamo anche che il Comune e le forze politiche di Sinistra che lo sostengono facciano chiarezza sull’adesione al progetto SPRAR di accoglienza dei migrantiı».
«Per il PCI e i suoi rappresentanti un confronto su tali temi è fondamentale prima di qualsiasi altra scelta. Il PCI rifiuta quella che è ormai prassi della politica di trovare spazi ed equilibri di potere prima di trovare convergenze sui problemi, perché questo rappresenterebbe proseguire nel modo sbagliato di fare politica, quel modo che i cittadini, con il proprio voto delle passate tornate, hanno punito perché lontano dai problemi veri, reali, concreti che riguardano la popolazione. Solo dopo che stata fatta chiarezza sarà valutata la posizioni da prendere, nel frattempo il nostro Partito si prepara per la competizione amministrativa elaborando proposte ed idee da fare ai cittadini e per i cittadini e da portare al tavolo di eventuali interlocutori politici, se ci sarà la possibilità, con chiarezza e trasparenza».