GROSSETO – «Ci coglie stupefatti la notizia di oggi a proposito dell’apposizione di un vile striscione del Blocco studentesco che criticava l’intervento dell’ANPI per le celebrazioni dei 70 anni della Costituzione all’ITC. Fossombroni». I Giovani Democratici di Grosseto ribattono al Blocco Studentesco.
Nel dibatto interviene il segretario di Circolo di Grosseto Città Lorenzo Berti: «Penso che riportare le esperienze personali da studente e da cittadino sia il miglior modo per portare alla luce le evidenti e manifeste contraddizioni che il Blocco sostiene. Da moltissimi anni, più dei miei e più di quelli di chi ha scritto lo striscione, l’ANPI interviene dentro e fuori le scuole per rivendicare il valore e l’utilità della Costituzione della Repubblica e promuoverne lo studio fra i più giovani. Ad esempio, correva l’anno 2013 e la consulta provinciale degli studenti organizzava un ambizioso progetto inter-istituto dal nome “A scuola di costituzione” nel quale veniva chiamato ad intervenire, su invito della suddetta associazione, il professore Giovanni Sapia. Io sono fiero di essere stato fra i primi organizzatori dell’evento insieme ad altri giovanissimi membri della consulta dell’epoca».
«Noi Giovani Democratici di Grosseto vogliamo rispondere chiaramente alla banale domanda del Blocco. Ebbene, l’associazione che vanno a criticare nasce proprio composta da quelle organizzazioni della resistenza partigiana che saranno chiamate poi a esprimere alcuni fra i più illustri membri dell’assemblea costituente del 1946 e annoverano oltretutto fra i loro iscritti diversi dei più esperti studiosi della costituzione. Noi, nonostante alcune fisiologiche divergenze politiche, all’ANPI abbiamo sempre riconosciuto grande legittimità e rispetto a parlare di Costituzione in un’ottica di qualità elevata. Piuttosto, vorremmo riportare la risposta a una domanda che noi abbiamo posto quasi un anno fa. “A che titolo gli esponenti del blocco intervengono nelle scuole a proposito di foibe?” A voi l’ipocrisia della loro risposta. “Il Blocco Studentesco con centinaia tra rappresentanti di istituto, presidenti e consiglieri di consulta in tutta Italia ha perfettamente diritto di parlare in qualsiasi scuola […]” e nient’altro. La rappresentatività (molto discutibile a nostro avviso) non legittima gli ultimi arrivati a prendere la parola. Con quale ipocrisia e arroganza loro, senza nessun merito storico e accademico, non provano vergogna nel dare una risposta del genere?».
«Vergogna!» gli fa eco il segretario provinciale dei GD di Grosseto, Gianluca Cangi: «Il gesto ignobile del Blocco Studentesco ci porta a compiere una riflessione: da chi è stata azionata questa macchina diffamatoria contro l’ANPI? La risposta che, a rigor dei fatti, mi riesce dare è molto semplice: dal blocco studentesco di sede a Firenze con marginale, se non quasi totale, esclusione di rappresentatività nel nostro territorio; ciò mi fa pensare che certi movimenti scolastici e non, di ispirazione “fascista”, per mettersi in risalto non guardano in faccia a nessuno e lo fanno senza rigor di logica e senza valore storico».
Proseguendo, Cangi afferma: «Al contempo mi riesce molto difficile capire come il blocco studentesco, di chiara origine e fondamento di Casa Pound, cerchi di mettere in cattiva luce un fondamento storico della nostra civiltà che è l’ANPI. Trovo molto inconcludente e ignobile il modo di agire del blocco studentesco, tanto più quando si va a toccare delle costanti storiche sotto gli occhi di tutti, con una facilità di critica al limite della banalità. Definire l’ANPI un qualcosa di anacronistico e privo di legittimazione è un po’ come avere la memoria corta, non riuscire a contestualizzare gli errori fatti in passato e, a maggior ragione, non riuscire a dare dei meriti dovuti a chi ha combattuto e reso grande in questi giorni la memoria e la grande lotta partigiana».
Il segretario provinciale, conclude: «La mia riflessione sul gesto va ben oltre la critica a zero del blocco studentesco e del loro modus operandi; vorrei che tutti i lettori traessero spunto da queste parole: il fenomeno fascista si sta sviluppando inesorabilmente nelle istituzioni e nelle scuole, cercando di scardinare e deturpare associazioni che rappresentano pilastri sani e genuini della nostra civiltà, così come i vari movimenti di destra che stanno avanzando in maniera concitata. Non dobbiamo sottovalutare la situazione ma bensì avere grande voglia e determinazione di combattere per preservare il grande bagaglio di eredità che ci è stato lasciato da coloro che fanno parte ed hanno fatto parte dell’ANPI , quali la democrazia e la costituzione».
Sulla questione a piè pari è intervenuto anche il segretario regionale dei GD Raffaele Marras, dicendo: «La nostra Costituzione nasce dalle battaglie di ragazze e ragazzi che salirono sulle montagne per combattere il fascismo. L’ANPI rappresenta quella gloriosa storia che oggi più che mai dobbiamo raccontare ovunque, combattendo i fascisti del terzo millennio».