SANTA FIORA – Vivere in un borgo è un’esperienza che molti non hanno provato. Il fascino creato dalle atmosfere speciali delle abitazioni medievali fatte di pietra, silenzi e profumi unici. Questo è il “prodotto” su cui si innesta l’idea dell’albergo diffuso e la proposta di Santa Fiora di tentare un’esperienza del genere nel Comune amiatino.
Le tendenze ormai consolidate dei flussi turistici nazionali e internazionali testimoniano un rinnovato bisogno di consistenti fette della popolazione di riscoprire il valore della vacanza come sosta in cui riconquistare il piacere dei ritmi lenti, le relazioni di comunità, i sapori di prodotti tipici di qualità.
La legge nazionale sui piccoli comuni, il rilancio dei borghi e di molte aree territoriali prima considerate marginali è nata dalla percezione di questi “desideri” e dalla consapevolezza del patrimonio culturale e sociale racchiuso nell’Italia più profonda. L’Amministrazione Comunale di Santa Fiora ha negli ultimi anni promosso in modo innovativo lo sviluppo turistico di qualità per creare nuove opportunità di impresa e lavoro nel suo territorio. L’inserimento tra i Borghi più belli d’Italia, l’acquisizione della Bandiera Arancione e le azioni di comunicazione correlate hanno consentito di raggiungere primi importanti traguardi e hanno favorito una visibilità sempre più ampia di Santa Fiora.
La valorizzazione è importante, ma non basta. Per rendere vivi i borghi come Santa Fiora alla valorizzazione deve essere correlata l’occupazione. Sviluppo, crescita e lavoro hanno la necessità di trovare le forme che consentano il mantenimento dei servizi e delle popolazioni anche nei paesi interni.
La Regione Toscana, attraverso il nuovo “Testo Unico del sistema turistico regionale” punta a promuovere una vocazione turistica diffusa su tutto il territorio regionale, favorendo -fra le altre- la realizzazione di forme di ricettività innovativa quali quelle dell’albergo diffuso, come occasione di valorizzazione di centri storici dall’elevato valore architettonico e di rilancio ecosostenibile e integrato dell’economia e dell’occupazione locale.
Santa Fiora ha tutte le caratteristiche definite nella norma regionale e ha deciso di promuovere, fra le prime in Toscana, un avviso per raccogliere le richieste di soggetti interessati ad aprire un albergo diffuso sul proprio territorio finanziando l’iniziativa con risorse provenienti dal Fondo geotermico. .
È stato individuato come soggetto attuatore il Co.Svi.G. (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) che ha pubblicato il 17 gennaio il primo avviso per manifestazione di interesse. Le imprese potranno aderire entro il 1 febbraio 2018 alle ore 12:00. Alle imprese, già attive o start-up in fase di costituzione, sarà richiesto di fare domanda per essere successivamente invitati a partecipare a un bando di finanziamento che prevedrà un contributo a fondo perduto massimo pari al 30% (e comunque non superiore a 50.000 euro) per progetti di investimento rivolto alla realizzazione di un albergo diffuso con le seguenti principali caratteristiche:
- a) Ubicazione di camere e alloggi in almeno due edifici separati, vicini tra loro (gli immobili oggetto degli investimenti dovranno essere nelle disponibilità dell’impresa per un minimo di 5 anni);
- b) Una struttura ricettiva a gestione unitaria, ubicata alla distanza massima di 500 metri dalle singole unità abitative
- c) Localizzazione nel centro storico di Santa Fiora
- d) Con una apertura annuale garantita non inferiore a cinque mesi
- e) Con una capacità ricettiva minima garantita di dodici posti letto complessivi
A questa prima iniziativa di sostegno dell’attrattività e valorizzazione di Santa Fiora ne seguiranno altre che andranno a rinforzare ed implementare l’imprenditorialità attiva sul territorio nel campo turistico/ricettivo, artigianale ed artistico.
Il Bando è reperibile all’indirizzo web https://goo.gl/cxtbJB Per informazioni santafiora@cosvig.it
Il Consorzio COSVIG, attivo dal 1988 e presente con una sede operativa a Santa Fiora dal 2017, ha assunto oggi un ruolo di primo piano come braccio operativo dei propri soci per lo sviluppo sostenibile dei propri territori, impegnandosi nella valorizzazione della produzione e dell’utilizzazione delle energie rinnovabili e nello sviluppo socio-economico delle realtà presenti sui propri territori.