ORBETELLO – «Apprendiamo dalla stampa locale – spiega lo Spi Cgil – la notizia che entro il 2020 anche Orbetello avrà la sua Casa della Salute. Sembrerebbe una cosa positiva, giacché si tratta di una struttura basilare per i cittadini della zona di Orbetello, a completamento della rete dei servizi territoriali dell’Asl Toscana sud est previsti dalle normative regionali sulla riorganizzazione della sanità toscana. Peccato, però, che si tratti di una previsione risalente al 2012, che avrebbe già dovuto essere operativa almeno da due anni. Per questo ci lascia alquanto perplessi la soddisfazione che traspare dagli amministratori locali e dalla Azienda sanitaria».
«Il nostro giudizio critico ha purtroppo motivazioni solide. Comunicare a inizio 2018 che una struttura prevista dalla delibera Grt 1235/2012 sarà realizzata entro il 2020, dovrebbe indurre tutti a riflettere sulle cause e sulle responsabilità che hanno determinato tali ritardi. Per quanto ci riguarda, questa è l’ulteriore conferma che sulla realizzazione delle Case della salute in provincia di Grosseto si sono accumulati ritardi non giustificabili, che hanno pesato in maniera negativa sulla vita dei cittadini. Dagli articoli apparsi sui quotidiani locali, inoltre, non si capisce che tipo di Casa della salute si intenda realizzare a Orbetello (di base, standard o complessa). Particolare tutt’altro che secondario, se si considera che in altre zone della provincia esistono strutture inadeguate, con spazi insufficienti che determinano problemi nei rapporti coi medici di medicina generale, ritardandone così il decollo».
«A questo proposito riteniamo che nell’interesse collettivo sarebbe auspicabile un confronto pubblico, per capire nel merito che tipo di struttura si intenda realizzare. E ad ogni modo, rimane aperta la partita del completamento della rete delle Case della salute in provincia di Grosseto. Come noto la Regione Toscana ha previsto nel nostro territorio nove Case della salute e, considerato che ne sono state realizzate quattro – Castel del Piano, Manciano, Pitigliano e Follonica – peraltro con risultati operativi tutt’altro che lusinghieri (tranne Castel del Piano), nulla è dato sapere delle strutture rimanenti. Al netto del generico impegno per il 2020 rispetto a quella di Orbetello. Dove saranno quindi realizzate? Secondo quali criteri? Si intende infine aprire un confronto di merito con le organizzazioni sindacali? Domande alle quali – conclude il sindacato dei pensionati della Cgil – aspettiamo una risposta oramai da troppo tempo».