GROSSETO – «Oggi la XIII Commissione agricoltura della Camera dei deputati ha iniziato l’esame del decreto legislativo sulla riforma della legislazione forestale con la creazione di un Testo unico di riferimento». A ricordarlo è il presidente della commissione Luca Sani.
«Dopo ben 17 anni, il Testo unico forestale ci consentirà di avere una strategia nazionale per valorizzare i nostri boschi nei prossimi vent’anni – prosegue Sani -. II nostro Paese ha 12 milioni di ettari di boschi, un capitale naturale rilevante – continua Sani – che può aiutarci a contrastare il dissesto idrogeologico e contribuire alla lotta allo spopolamento delle aree rurali, grazie al rilancio dell’attività vivaistica forestale. Il decreto contiene le norme fondamentali volte a garantire l’indirizzo unitario e il coordinamento nazionale in materia di foreste e filiere forestali, nel rispetto degli impegni assunti a livello internazionale ed europeo».
«È approvata una Strategia forestale nazionale, un nuovo strumento di programmazione e pianificazione con linee guida da seguire che avrà durata ventennale, con possibilità di revisione ogni 5 anni – prosegue -. È previsto il rilancio delle attività della filiera vivaistica forestale nazionale, con una posizione centrale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali nel coordinamento stretto tra tutti gli Enti competenti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste. Vengono date le definizioni chiave, come quella di bosco, valida ai fini dell’applicazione delle norme statali, e delle aree assimilate bosco; o come quella di gestione forestale sostenibile».
«Il compito di declinare i criteri minimi uniformi e sostenibili per la gestione forestale sarà demandato alle singole Regione che, nel far questo, dovranno tener conto della ricchezza e varietà degli ecosistemi forestali lungo tutta la Penisola. È introdotta una disciplina più stretta sulla trasformazione di aree boscate in altra destinazione d’uso e rimane ben saldo il principio della compensazione a carico del destinatario dell’autorizzazione. La trasformazione del bosco che determini un danno o un danno ambientale deve essere oggetto di riparazione. Sono inseriti nuovi principi per facilitare e incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccole e piccolissime». Conclude.