GROSSETO – Dal Festival Resistente arriva la risposta alle parole del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna che aveva criticato la decisioni da parte degli organizzatori del Festival di rinunciare alla co-organizzazione. Ecco la lettera aperta scritta al sindaco.
Gentile Sindaco,
abbiamo letto il Suo intervento in cui ci indica come portatori di ‘pregiudizio’, ‘intolleranza’, ‘disprezzo’ e addirittura ‘odio’ per aver deciso di non avvalerci della co-organizzazione del Comune di Grosseto in vista della ventesima edizione del Festival Resistente, in programma il prossimo 25 aprile.
Nulla di tutto questo, gentile Sindaco. Da parte nostra riconosciamo a pieno la Sua vittoria ed il Suo ruolo, tanto che lo scorso anno abbiamo richiesto la co-organizzazione dell’evento, così come con le precedenti amministrazioni.
Ci pare tuttavia che, nel frattempo, da molti banchi della Sua maggioranza si siano voluti oltrepassare i ruoli istituzionali esternando un fiero sostegno all’idea fascista.
Ferma restando la libertà individuale di esprimere le proprie opinioni, sancita proprio dalla nostra Costituzione nata dalla Resistenza, abbiamo però chiesto, insieme ad altre associazioni, che il Sindaco di una Repubblica democratica e antifascista prendesse le distanze da tali posizioni.
Qua sta il ruolo di un Sindaco di tutte e di tutti, che non censura opinioni ma si fa carico del ruolo istituzionale che gli è stato assegnato, prendendo le distanze da posizioni politiche antitetiche rispetto ai valori costituzionali.
Il Festival Resistente non rappresenta nessun partito, ma è popolato e vissuto da tutti coloro che si riconoscono nei valori fondanti della nostra Costituzione – siano essi di sinistra, di centro, liberali o senza una vera e propria idea politica –, ottenendo non per nulla autorevoli riconoscimenti anche dalla Presidenza della Repubblica.
Crediamo pertanto che il Festival Resistente, per propria intima coerenza e per rispetto di quei valori, non possa condividere un’esperienza così importante, quale è la Festa nazionale della Liberazione dal fascismo, con un’istituzione che ha omesso di prendere posizione in merito, avallando anzi il ruolo di forze politiche neofasciste. Per questo abbiamo preso la decisione di non rinnovare la co-organizzazione del Festival Resistente con il Comune di Grosseto, pur consapevoli delle difficoltà che questa scelta comporterà nella realizzazione della manifestazione, per quanto la co-organizzazione non prevedesse alcuna erogazione di denaro.
Gentile Sindaco, nonostante il rammarico per i toni che ha usato nel Suo intervento, per il futuro auspichiamo che i tanti cittadini che da anni animano il Festival Resistente possano tornare a condividere questa esperienza con il sindaco della nostra città, come è sempre stato. Per questo avremo piacere di incontrarLa, non appena Le sarà possibile, per rappresentarLe personalmente le nostre posizioni.
Distinti saluti,
Circolo ARCI ‘Associazione Festival Resistente’