MANCIANO – «Mancano pochi giorni al termine, fissato dalla Prefettura di Grosseto, per l’adesione da parte dei 28 Comuni della provincia di Grosseto al piano denominato SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) predisposto dal Ministero dell’Interno». Lo ricorda Andrea Marciani per Beni Comuni Grosseto e Beni Comuni Manciano.
«Il 26 settembre scorso la Prefettura di Grosseto ha varato un protocollo d’intesa con la Società della Salute dell’area socio-sanitaria della provincia al quale sono stati invitati a partecipare tutti i Comuni grossetani. A quanto ci risulta, a tutt’oggi, a 10 giorni dal termine fissato nel protocollo al 15 gennaio, hanno aderito solo Capalbio, Follonica, Roccastrada, Gavorrano, Massa Marittima, Castiglion della Pescaia, Scansano, Civitella Paganico, Scarlino, Monterotondo Marittimo, Montieri e Santa Fiora, 12 Comuni su 28».
«Il 14 dicembre scorso, il sindaco di Manciano Mirco Morini, ad una interrogazione della consigliera di minoranza Hannah Lesch, ha risposto di non avere ancora preso una decisione in merito e di sapere indecisi anche gli altri sindaci dell’Unione dei Comuni “Colline della Fiora” (Pitigliano e Sorano) – continua Marciani -. Se interveniamo, sollecitando tutti i sindaci indecisi ad aderire al protocollo, è perché riteniamo che lo SPRAR sia un ottimo strumento per governare, invece di subire, un fenomeno che è causato in primo luogo dalla riduzione delle aree abitabili del pianeta (di cui il ricco occidente porta gran parte della responsabilità) e come tale è inarrestabile».
«Aderire allo SPRAR consente di:
- Definire il flusso dei migranti sulla base di un coefficiente fisso di residenti (il 5 x mille della popolazione residente) raggiunto il quale, si resta esclusi da nuove assegnazione.
- Indicare a quali categorie dedicare i maggiori riguardi (donne in gravidanza, minori non accompagnati etc)
- Fare partecipe la cittadinanza del processo di accoglienza
- Favorire l’integrazione dei migranti anche attraverso l’impiego in lavori socialmente utili
- Sottrarre l’ospitalità ad eventuali speculazioni di privati senza scrupoli
- Accedere ai fondi governativi (è del 27 dicembre scorso l’ultimo stanziamento sottoscritto dal ministro Minniti)
Non aderire non esenta dall’accoglienza – sottolinea -: il Prefetto ha potere di fare accordi direttamente con strutture private ed imporre al territorio il numero di rifugiati che ritiene opportuno, anche superando le percentuali previste dallo SPRAR ed escludendo amministrazione comunale e cittadinanza dalla gestione del processo».