SCARLINO – «Caro Maurizio Bizzarri, finalmente ha calato la maschera palesando quelle che sono le sue velleità politiche per spianarsi la strada; da buon squalo quale è, ha divorato il suo delfino Stella e destabilizzato il PD scarlinese di cui è membro influente». Il capogruppo de il Coraggio di Cambiare: Monica Faenzi e i consiglieri Magagnini, Pastorelli e Travison rispondono a Maurizio Bizzarri.
«La replica da parte sua con toni accesi al nostro comunicato mal cela quello che è il suo timore più grande o quella che è la sua massima aspirazione da sempre: ritrovarmi come sua antagonista alle prossime elezioni a sindaco di Scarlino! Lei che da anni sopravvive grazie alla politica, sa bene quello che è il ruolo del capogruppo. Vengo messa in primo piano per il ruolo che ricopro e non per ricercare luci di cui io non ho bisogno. Nonostante il comunicato stampa fosse a nome del gruppo consigliare “Il coraggio di cambiare” che rappresenta il 40% degli scarlinesi e di cui fanno parte i consiglieri Magagnini, Pastorelli e Travison, sempre presenti sul territorio, lei si è ben guardato dal menzionarli solo per sminuire il nostro ruolo di opposizione attaccando direttamente la mia persona. Lei come sempre si dimostra poco galante e privo di classe. Il mio nome lo conosce bene, il suo machismo da bullo lo tenga per sé, caro signore!».
«Mentre prima avrebbe potuto colmare il suo ego smisurato da piccolo uomo qual è, dibattendo con un deputato della repubblica per sentirsi anche lei deputato per un giorno, oggi ahimè non posso darle questa soddisfazione, in quanto con questa legislatura termino la mia carriera parlamentare, togliendo quindi dalla sua faretra la freccia avvelenata con cui mi avete calunniato durante l’ultima campagna elettorale accusandomi di essere più interessata alle vicende di palazzo che agli interessi del territorio! Come se il lavoro svolto in parlamento e nelle commissioni non avesse rilevanza locale».
«Che lei fosse una persona ambiziosa lo sapevamo – afferma il Coraggio di Cambiare -, la sua sete di potere ha segnato tutta la sua carriera politica: prima socialista fino a che il Partito Socialista contava, poi PDS, DS, in fine PD dove ha sempre seguito le correnti del più forte. Lo ha dimostrato il fatto che da bersaniano è divenuto, in seguito al calo di consensi, renziano. Un ulteriore volta faccia, proclamandosi poi suo accanito oppositore ed infine dichiarandosi grillino. Mi sembra alquanto risibile che lei voglia farmi la morale giudicando la mia carriera politica, fatta di gavetta grazie al supporto degli elettori che mi ha accompagnato in un lungo percorso fino alla camera dei deputati, dove da deputata di Forza Italia feci la scelta di lasciare il mio partito per passare al gruppo misto di Ala per chiare motivazioni politiche più volte esplicate».
«Le sue ambizioni e le politiche che ha attuato da sindaco scarlinese, profondo conoscitore delle problematiche del nostro territorio come lei dichiara, non hanno portato né sviluppo né crescita. Le hanno permesso, però, a pochi giorni dalla fine del suo mandato non di avere incarichi di spicco nel suo partito, ma di essere ingaggiato con il ruolo di consulente presso una nota azienda chimica nella piana del Casone. Caro Bizzarri lei si sopravvaluta, nessuno ha preso spunto da lei riguardo ai problemi che attraversa la comunità scarlinese. Come gruppo consiliare siamo ben consapevoli delle difficoltà e le abbiamo segnalate più volte sia sui media che in sede di consiglio comunale e con interpellanze parlamentari».
«E’ disdicevole che ad accusare l’attuale sindaco Stella e a denunciare queste problematiche sia proprio lei che ha contribuito in maniera sostanziale a generarle avendo governato 10 degli ultimi 13 anni. Signor Bizzarri, non sarà mica che trascorsi tre anni dal suo ultimo mandato essendo nuovamente candidabile vede all’orizzonte la possibilità di riprendersi il suo trono e 5 anni di stipendio sicuro visto che è sempre vissuto di politica – chiede l’opposizione -? …. gli scarlinesi la conoscono! Lei nel governare si è comportato da re sanguinario pensando più ad avere risalto mediatico per ambire ad una poltrona più comoda che ad occuparsi del suo territorio».
«A tale scopo ha ripudiato e sta combattendo suo figlio Stella. Per paura di eventuali successori sta cercando di sterminare anche la sua famiglia politica: il Pd. Lei non guarda in faccia a nessuno, rinnega persino la sua storia! Tanto per non dimenticare: In tutti questi anni ha sempre ricoperto ruoli di spicco sia all’interno del partito e nelle giunte scarlinesi come assessore, vicesindaco e sindaco. Lei Bizzarri c’è sempre stato sia dietro le quinte che sul palco sotto i riflettori. È bizzarro che con un post o un click voglia cancellare le sue scelte errate che oggi pesano sulla comunità scarlinese scaricandole sull’attuale giunta ( che non è esente da colpe )».
«Il sindaco Meozzi, eletta al suo ultimo mandato con circa l’88%, le ha lasciato un comune con un trend economico positivo e ha contribuito a farla diventare sindaco essendo il suo delfino. In due mandati è riuscito a dilapidare il consenso che aveva la sua parte politica a meno del 50%, dando un trend economicamente negativo al comune e da volta gabbana qual è, per nascondere le sue incapacità ha rinnegato e criticato le politiche della Meozzi che amava definire la “signora bionda”. E con Stella la storia si ripete! Lei è recidivo, sempre presente nelle stanze dei bottoni, un rinnegatore seriale. A fine del suo decennio di governo ha battezzato come suo successore l’attuale sindaco Stella definendolo la migliore scelta per Scarlino ma lascandogli in dote solo macerie».
«Lei che si definisce il “salvatore” che vuole impedire di passare dalla padella alla brace è solo un opportunista, durante l’assemblea pubblica a Scarlino scalo lei ha addirittura elogiato l’ex sindaco Meozzi, peccato che fino a ieri la definiva un male assoluto. Durante il suo governo per dare sfogo alle sue manie da piccolo dittatore, entrando a gamba tesa, travalicando quelli che dovevano essere i suoi compiti, ha distrutto un senso di comunità fomentando rivalità campanilistiche. A Scarlino ha messo zizzania tra le contrade e per astio con il signor Culatti (da lei fortemente voluto) presidente della proloco, ha poi fatto in modo che la suddetta non potesse più beneficiare di alcune sponsorizzazioni portandola alla chiusura così come fece con la polisportiva. Quello che lei ha fatto al popolo del Pd è qualcosa di vergognoso: ha lacerato un partito piegandolo ai suoi interessi personali mantenendosi al suo interno da tesserato dissidente, solo per biechi fini personali. So che questo non è di mia competenza ma glielo dico con senso dello stato, rispetto della costituzione, di un popolo e delle idee (anche se divergenti dalle mie)». Conclude.