GROSSETO – La gara per le mense al massimo ribasso bandita dal dipartimento dei Vigili del fuoco fa vittime anche fra i lavoratori della Camst in provincia di Grosseto.
“Nei giorni scorsi a Firenze – spiega Massimiliano Gatti, della Filcams Cgil – al tavolo di trattativa con la ditta uscente Camst e la subentrante Ri.ca. Srl, Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl hanno firmato un documento di mancato accordo perché l’azienda subentrante non riassumerà tutti i lavoratori impiegati con il precedente appalto. A rimanere fuori, infatti, per scelta della Ri.ca. Srl saranno coloro che prestano attività lavorativa in sedi di Vigili del fuoco con meno di 15 addetti all’antincendio.
In provincia di Grosseto questo significa che perderanno il lavoro 3 persone, fino ad oggi occupate nelle mense del distaccamento di Orbetello (2) e in quello di Follonica. In Toscana, invece, saranno complessivamente 24 tra addette e addetti alla ristorazione ad essere licenziati, di cui 10 a tempo indeterminato e 14 a tempo determinato.
In questa fase – aggiunge Gatti – ci stiamo muovendo sia a livello locale che regionale per chiedere un incontro ai vigili del fuoco e aprire un tavolo di unita di crisi”.
“La Fp Cgil da parte sua – ricorda Salvatore Gallotta – sottolinea che a fronte di una robusta retorica sugli “eroi vigili del fuoco” ai quali bisogna “migliorare la qualità delle condizioni di lavoro”, si assiste poi in concreto all’indifferenza più totale al momento della stesura degli atti amministrativi. Come è avvenuto in quest’ultimo appalto al massimo ribasso per l’affidamento del servizio mensa, assegnato con un ribasso di 2 milioni di Euro rispetto al precedente. Con una responsabilità di questa situazione grottesca che ricade tutta sulla dirigenza nazionale del corpo dei Vigili del fuoco.
La Funzione pubblica della Cgil Toscana, pertanto, ha confermato lo stato di agitazione già proclamato al momento della preparazione dei bandi per l’appalto del servizio mense”.