SCARLINO – «Carissima Signora non me ne voglia, capisco il disagio nel dovermi tirare in ballo, seppur a denti stretti, per paura di darmi troppa visibilità ma, dopo tre anni, se vuole qualche risposta sono l’unico che gliela sa e può dare». Maurizio Bizzarri risponde così al gruppo di opposizione e a Monica Faenzi.
«In merito al mio rapporto con il sindaco, sono certo che lei mi capisce… pare chiaro come sia difficile far crescere i “delfini”! Noto infatti come, ad oltre metà consiliatura, lei sia continuamente costretta a intervenire in prima persona: nonostante le aspettative, ancora il suo contorno stenta – chiede Bizzarri -? Venendo al merito, sulla scuola noto una certa “delicatezza”, quando dice “scelta giusta ma mal gestita”, rubando proprio le mie parole dette all’assemblea pubblica dello Scalo, dove ci sono state da parte vostra assenze strategiche e fugaci apparizioni (come la sua… senza parlare)».
«Per questo io sono intervenuto: per sottolineare e difendere quella giusta scelta, visto che nessuno si prendeva la briga di farlo con forza. Avrei altre cose da dire sulla scuola, ma aspettiamo la prossima assemblea o consiglio comunale: se ci sarà data l’opportunità tutto sarà esplicitato. Mi dispiace saperla esterrefatta, ma da buon politico non si meravigli! Forse anche Berlusconi si sarà pentito di averle fatto far carriera da sindaco di un comune periferico, dopo i suoi cambi di casacca, ammiccamenti al PD e giravolte, sempre nella speranza di mantenere uno scranno (ahimé sempre più lontano) a Montecitorio».
«Sul centro storico infine, sono soprattutto quelli che ci vivono, come me, che hanno consapevolezza e soffrono per il suo decadimento; e anche se con la compianta assessora e amica Letizia Franchina avevamo gettato basi importanti per la vita del paese, con risultati buoni e confortanti per tutti i compaesani, adesso servirebbe un forte impegno, importante e serio, perché la situazione è piombata in una criticità imbarazzante. Concludo tranquillizzandola per il futuro, non ho ben capito se suo o mio… io non lavoro per me ma per il mio paese e il suo bel territorio, consapevole che, nonostante l’attuale panorama politico, disarmante, c’è ancora gente che può dare e fare molto – conclude Bizzarri -. E personalmente farò di tutto per evitare di precipitare dalla padella nella brace».