GROSSETO – Tempo di bilanci per l’O.P. Granai di Toscana, l’organizzazione nata con la volontà di garantire un reddito ai propri soci e, contemporaneamente, mettere sul mercato una pasta prodotta con grano 100% toscano certificato e garantito.
“Sono anni che avevamo in mente di fare un prodotto con i grani di qualità della nostra terra – dice Graziano Chelli presidente dei Granai di Toscana– ora che ci siamo riusciti questo sembra un sogno che è diventato realtà. La decisione di produrre un nuovo tipo di pasta non è certamente dovuta al fatto che pensavamo mancasse la scelta sugli scaffali. Anzi proprio la quantità di offerta e la concorrenza spesso sleale, è uno dei motivi che ha generato tanta confusione attorno a questo alimento .
Come produttori di grano abbiamo scelto di sfidare le difficoltà del momento dando vita ad un progetto per tutto il territorio che garantisca reddito ai soci e un prodotto tracciato e certificato ai cittadini . Sono sette le Cooperative che fanno parte della nostra organizzazione- spiega il presidente – e tutte hanno accettato questa sfida. A poco più di un anno dalla presentazione ufficiale del nostro progetto, guardiamo indietro e vediamo che sono stati mesi difficili e duri. La concorrenza con gli industriali della pasta, il crollo del prezzo del grano, la persistente disinformazione data al consumatore, le difficoltà burocratiche e per certi aspetti le bizzarrie climatiche non ci hanno aiutato. Ora però è il momento di guardare avanti.
Ci proponiamo di realizzare un mulino e un pastificio del mondo cooperativo per chiudere la filiera; continueremo a diffondere una corretta e sana cultura alimentare e del mondo agricolo. Guardiamo con soddisfazione alla risposta di chi ha compreso cosa c’è in ogni pacco dei Granai di Toscana, di chi non si limita a scegliere solo in base al prezzo e di chi ha compreso che questa è una sfida per salvare un intero territorio. Siamo sempre più convinti che le persone preferiscano mangiare prodotti locali perché noi ci mettiamo davvero la faccia, perché sono sani e perché scegliere un prodotto locale è diventato una filosofia di vita, un modo per contribuire allo sviluppo del territorio. Siamo entrati nella GdO per consentire a tutti di optare per la genuinità e con questo obiettivo abbiamo aperto interessanti canali anche con Paesi extra europei.
Non sempre troviamo un appoggio in chi dovrebbe darcelo- aggiunge Chelli – basti per esempio pensare alla delicata questione del glifosate, ma questo non ci spaventa. Salutiamo positivamente l’entrata in vigore dell’obbligo della materia prima in etichetta anche se la questione non ci riguarda direttamente dato che tutto il nostro grano arriva dai nostri Soci. Siamo fiduciosi perché siamo certi del nostro prodotto – conclude Chelli -e siamo ancora più certi che il cliente, quello che sceglie cosa mettere nel carrello, ha compreso ed è già dalla nostra parte. La nostra determinazione nasce dalla volontà di salvare la cerealicoltura locale, dare una speranza per il futuro e contribuire al benessere dei cittadini “.