GROSSETO – «La fatica con cui in questi anni nonostante la crisi della finanza pubblica sono state destinate risorse agli investimenti – spiega Luca Sani, presidente della XIII commissione Agricoltura della Camera – dovrebbe spingere gli enti locali a spenderle in modo virtuoso generando un ritorno per i territori. Da questo punto di vista la scelta del comune di Grosseto di utilizzare 700.000 euro del contributo statale a progetti di riqualificazione delle periferie per abbattere l’edificio delle terme di Roselle, mi pare sinceramente un modo poco lungimirante di buttare soldi dalla finestra. Perché le priorità dovevano essere altre. E d’altra parte non mi stupisco, visto che con la stessa poca lungimirante il comune capoluogo ha tenuto in ombra la cerimonia svoltasi a palazzo Chigi alla presenza del premier Gentiloni lo scorso 18 dicembre, quando i comuni italiani che avevano ottenuto il finanziamento del Governo hanno sottoscritto le convenzioni realizzare i progetti. Misura che a Grosseto ha portato in dote un finanziamento di 9,6 milioni di euro.
In questi anni difficili, nonostante tutto, i rapporti tra governo e territorio sono stati proficui per la Maremma. Poco prima di Natale sono arrivate a conclusione diverse procedure con l’assegnazione di 30 milioni per opere di bonifica e tutela ambientale nella laguna di Orbetello. Si è dato il via libera a spendere circa 250 milioni di euro per l’adeguamento degli ultimi due lotti della Grosseto-Siena, ed è stato sbloccato l’iter per ammodernare l’Aurelia, con altri 500 milioni che arriveranno entro il prossimo febbraio. Infine il milione e 300.000 euro per i beni culturali, con progetti per Grosseto, Pereta (Magliano), Sovana (Sorano) e il Parco nazionale delle Colline Metallifere. Misure a loro volta precedute dai 9,6 milioni per il progetto di recupero della periferia di Grosseto e i 6 milioni del piano irriguo nazionale per rinforzare gli argini dell’Ombrone e intubare il canale che alimenta la centrale idroelettrica della Steccaia. Solo per citare gli ultimi casi.
In questo quadro, il centrodestra grossetano si distingue per la scarsa collaborazione istituzionale e un’inerzia priva di visione. Come dimostra – conclude Sani – anche la recentissima vicenda dell’utilizzo delle risorse di Enel per l’adeguamento delle strade del Cipressino-Amiana e Sarzanese Valdera. Il consigliere provinciale di centrodestra delegato alle infrastrutture alza il polverone sui ritardi della Regione, e il Cosvip mette in chiaro che tutto dipende dalle inadempienze della Provincia guidata da Vivarelli Colonna. Che tanto per cambiare è in ritardo sui fatti e in anticipo sulle polemiche politiche».