ROCCASTRADA – Un’eccellenza maremmana sui mercati internazionali. Il salumificio Mori, da anni associato a Confartigianato Imprese Grosseto, ancora una volta è riuscito a ideare un prodotto che, da qualche giorno, è in vendita in molti Paesi europei. Si tratta di “Naturello”, un salamino naturale senza additivi e conservanti, fatto con carne di maiale, sale e pepe. Una delizia che diventerà uno dei biglietti da visita dell’azienda con sede a Torniella, Roccastrada.
La passione e la cura che Silvano Mori ha messo nella preparazione di “Naturello” sono il marchio di fabbrica dell’impresa maremmana che dagli anni Ottanta è riuscita a imporsi sul mercato nazionale e internazionale, grazie ad una rete di e-commerce che oggi rappresenta l’80% del fatturato dell’azienda. Dalle tavole dei ristoranti stellati a quelle della regina d’Inghilterra, cliente del salumificio maremmano da tempo. E dall’esperienza e dalla passione è nata l’idea di creare un salamino che non contenesse conservanti, nitriti e nitrati. La tradizione ha sposato la ricerca e così, dopo un anno e mezzo di lavoro, è nato “Naturello”.
Mori ha ripreso le vecchie nozioni tramandate dai maestri salumieri, ma, non potendo fare la stagionatura come un tempo, cioè sotto cenere o sotto grano, ha usato ambienti artificiali. Alla fine ha ottenuto un salamino dal gusto inconfondibile, ma senza quella “E” sull’etichetta che significa apporto di sostanze non consumate come alimenti ma aggiunte per conservare, colorare, o migliorare un prodotto. Un salame che, in base alle premesse, diventerà un’altra eccellenza Made in Maremma.
«Siamo fieri – dicono Mauro Ciani e Emiliano Calchetti, segretario generale e funzionario di Confartigianato Imprese Grosseto – di avere nella nostra associazione un’azienda che nel tempo è riuscita a crescere e a fare dell’export una voce importante del suo fatturato. Il salumificio Mori è l’esempio di come l’incontro tra tradizione e innovazione dia grandi risultati: un successo che fa del Made in Maremma un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. La nostra terra ha grandi peculiarità nell’enogastronomia: abbiamo una storia che ci permette oggi di continuare a creare prodotti di qualità che riescono ad affrontare il mercato internazionale, diventando ricercati e ambiti». E’ proprio l’export la carta su cui la Maremma deve investire.
«La difficoltà è uscire dai nostri confini – osservano Ciani e Calchetti –: a volte manca la consapevolezza della grande qualità dei prodotti Made in Maremma e della loro potenzialità sui mercati esteri. L’e-commerce, per Mori, significa l’80% del fatturato aziendale: dobbiamo partire da questo dato per riuscire a esportare nel mondo quelle che sono le nostre tante, tantissime eccellenze».