GAVORRANO – L’alleanza del Centrosinistra Unito è ormai conclusa. A dirlo è il documento approvato mercoledì sera dall’assemblea dell’Unione comunale del Partito democratico. Il sodalizio che vedeva Pd, Psi, Comunisti Italiani (oggi Pci) e Gavorrano democratica (poi confluita nel Pd) di fatto non c’è più. «È un’esperienza conclusa» dicono dal Pd che nelle prossime ore renderanno pubblico il documento con il quale il partito apre la fase per costruire un nuovo progetto politico. Un progetto che non escluderà eventuali accordi con gli ormai “ex alleati”, ma che si fonderà sopratutto su una base programmatica comune. Una ripartenza da zero insomma.
Dunque il “semestre bianco” di Gavorrano si apre con questa novità e con la difficile posizione del sindaco uscente Elisabetta Iacomelli. Difficile pensare, anche se durante l’assemblea non si è parlato di nomi e possibili candidature, che la prima cittadina possa essere sostenuta dal Pd per il secondo mandato. Il clima, tra l’altro, in questo momento non è dei migliori visto il pasticcio in consiglio comunale che ha spaccato i consiglieri Pd sulla questione delle gestioni associate. Anche senza più un’alleanza in pista dopo il rompete le righe di mercoledì sera, dovrebbe però rimanere in piedi, almeno fino alle elezioni 2018, la maggioranza attuale.
A questo punto si dovrà capire che fine farà il “patto” tra Pd e Psi e che sorte avrà la proposta dei socialisti di ricandidare la Iacomelli. Potrebbe anche succedere che il Psi, così come annunciato dalla federazione provinciale qualche giorno fa, faccia una propria lista con Iacomelli candidata a sindaco. Da comprendere anche quale sarà il percorso che porterà all’individuazione di un nuovo candidato sindaco. All’orizzonte e tra le possibilità nemmeno troppo remote ci potrebbe essere, visto l’azzeramento delle alleanze, anche un nuovo tentativo di riunire tutto il centrosinistra con Pd, Liberi e Uguali e lo stesso Psi. In questo caso il candidato potrebbe essere “pescato” all’esterno del mondo politico locale. Una figura “super partes” che sappia rappresentare i valori comuni delle forze politiche che fanno riferimento al centrosinistra. Le alternative sarebbero film già visti, con una nuova campagna elettorale all’ultimo sangue, colpi bassi, attacchi alle persone e grande incertezza.