GROSSETO – Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’Urbanistica Fabrizio Rossi rispondono sulla questione gazebo: “Abbiamo salvato decine di attività da procedimenti penali – dicono -. L’Amministrazione comunale dal settembre 2016 ha avuto le idee estremamente chiare sul tema: riportare la legalità sulla vicenda gazebo. Per questo ha messo mano al Regolamento edilizio e al Regolamento urbanistico. L’iter si è concluso nel marzo 2017, cioè in sei mesi intensi di modifiche normative”.
“Ne è seguita una seconda fase gestita dal collega Riccardo Megale, assessore al Patrimonio, che ha consentito di sottoscrivere il protocollo con la Sovrintendenza di Siena per un procedimento semplificato autorizzativo di gazebo nel centro storico e, con due bandi distinti (centro storico e non), è stata avviata la procedura di assegnazione delle aree su richiesta degli esercenti – continua l’amministrazione comunale -. Coloro che hanno partecipato hanno ricevuto risposta per quanto concerne l’assegnazione dell’area. Assegnazione delle aree che non significa approvazione automatica delle pratiche edilizie per installare i gazebo, poiché queste non risultano ancora presentate dagli esercenti agli uffici. Nessun muro di gomma, quindi, da parte del Comune, che conferma la massima disponibilità a chi vuole e vorrà arrivare alla conclusione di questo iter. E si mette nuovamente a disposizione per un ulteriore incontro con i tecnici già ricevuti singolarmente in passato e con l’associazione di riferimento”.
“Per fare un po’ di ordine è necessario puntualizzare infatti che, prima di presentare una pratica edilizia per installare un gazebo, deve essere stata sottoscritta la concessione patrimoniale dell’area e, prima ancora, è necessario – come previsto nel bando – che i tecnici di fiducia dei soggetti partecipanti presentino, alla firma del servizio Patrimonio, il frazionamento dell’area. Non è ancora stato presentato alcun frazionamento. Per il centro storico sei esercizi hanno finalmente ottenuto la possibilità di presentare le pratiche di realizzazione di gazebo interamente chiusi, fatto storico senza precedenti. Coloro che, invece, hanno ottenuto la possibilità di installarli fuori dal centro storico, sette esercizi, potranno scegliere tra gazebo aperti o interamente chiusi. E qui rispondiamo anche alla questione parcheggi. All’articolo due, comma 4 del bando (aree fuori dal centro storico) si riporta esplicitamente: ‘In caso di manufatti interamente chiusi dovranno essere rispettate le disposizioni nazionali in materia di distanze di fabbricati e parcheggi residenziali’. Solo e soltanto nel caso dei gazebo chiusi e fuori dal centro storico (per quelli del centro storico non è necessario) quindi il bando specificava, con un chiaro riferimento, le normative vigenti. Norme tra l’altro nazionali. Pertanto non comprendiamo le esternazioni dell’associazione di categoria – tra l’altro con delle sostanziali imprecisioni – sulle incertezze del bando, anche e soprattutto visto il coinvolgimento e la disponibilità dimostrata dall’ente fin da subito nei confronti sia dei commercianti che dei loro rappresentanti”.
“Stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione – conclude il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. La sinistra, Pd e Gruppo Mascagni, ne approfitta per fare polemica tra l’altro su un tema che ha ignorato e trascurato per anni a scapito dei commercianti grossetani. Farebbe quindi meglio a restare in religioso silenzio vista l’epoca natalizia evitando considerazioni superficiali: ha già avuto tutto il tempo per risolvere la questione e non l’ha fatto. E ancora oggi dimostra con interventi imbarazzanti di non conoscere la materia”.