FIRENZE – Dopo un anno di silenzio sui binari, ha riaperto oggi la Siena-Grosseto, la tratta ferroviaria che collega Grosseto a Buonconvento. “Per il consolidamento – affermano da Ferrovie dello Stato – è stato realizzato un muro di contenimento formato da 77 pali di calcestruzzo del diametro di 60 centimetri, posizionati ad 11 metri di profondità. Ricostruiti anche 100 metri di rilevato ferroviario. Le attività proseguiranno nelle aree esterne ai binari anche nei primi due mesi del 2018. Nella attività di cantiere sono state impegnate contemporaneamente fino a 25 maestranze di RFI e delle ditte appaltatrici che hanno utilizzato 5 autocarri e 15 macchine operatrici: escavatori, rulli compattatori, rincalzatrici, profilatrici e caricatori idraulici. L’investimento complessivo per il ripristino della linea, circa 1,5 milioni di euro”.
Il treno (una motrice d’epoca a vapore del 1915 modello GR741 e carrozze modello “100 porte”) è giunto a Monte Antico, nel comune di Civitella Paganico, dove si è svolta la cerimonia inaugurale. C’erano il mercato di prodotti tipici in piazza, una mostra fotografica e animazioni per bambini. Il treno si è fermato in paese per riempire di nuova acqua la caldaia e poi è ripartito nel suo giro delle stazioni storiche.
A bordo c’era anche l’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, che ricorda l’importanza e la potenzialità delle cosiddette linee ferroviarie minori e l’impegno per la loro valorizzazione. E non c’è solo la Siena-Grosseto, costretta ad un anno di stop per una frana ed ora riaperta al traffico. In Toscana si contano la Cecina-Saline di Volterra, la famosa Porrettana che scala l’Appennino verso Bologna, la Siena-Chiusi, l’Arezzo-Stia e Arezzo-Sinalunga: tutte già valorizzate o in via di valorizzazione, importanti per chi abita in quei territori e importanti e strategiche per il turismo. Linee, come nel caso dell’Arezzo-Sinalunga-Stia, dove da poche settimane sono entrati in funzione i nuovi treni jazz, moderni e attrezzati anche per portare bici.
“E’ sempre un’emozione pensare alla riapertura d una linea storica così panoramica e dal grande valore anche paesaggistico – commenta l’assessore Ceccarelli -: un viaggio straordinario che ci fa gustare scorci importanti, il cui fascino stamani è stato accresciuto dalla presenza di questa locomotiva storica”. L’assessore pensa ai turisti, ma anche al valore di per sé del collegamento tra due città. “Ci auguriamo ora – aggiunge – che inconvenienti come quelli che hanno portato in tre anni all’interruzione per due volte della linea, con seri danni all’infrastruttura, non si ripetano”.
Legambiente colloca la Toscana in cima alle graduatorie sul trasporto su ferro e la Toscana è tra le poche regioni a non aver chiuso le cosiddette linee ferroviarie secondarie. Anzi, le ha riaperte. “La Regione si sta impegnando nella loro valorizzazione – ricorda sempre Ceccarelli – e la grande partecipazione di stamani ci incoraggia ad andare avanti”. “Crediamo nel treno come mezzo di trasporto sostenibile – prosegue – . Abbiamo lanciato la ‘cura del ferro’ prima che venisse sposata da tutti i livelli istituzionali. Abbiamo firmato un contratto con Trenitalia per il rinnovo al 70 per cento della flotta entro il 2019. Abbiamo già raggiunto un’ulteriore intesa e presto ci auguriamo di firmare u contratto per quindici anni e il rinnovo totale della flotta. Si è investito sulle infrastrutture, come il raddoppio della Pistoia Lucca o della Granaiolo-Empoli, così come stiamo continuando ad investire nella politica dell’integrazione modale tra ferro, gomma, tranvia a Firenze e bicicletta”. Per un modo diverso di viaggiare, capace di far scoprire una Toscana autentica rimasta fino ad oggi più nascosta e in grado di consegnare emozioni nuove e diverse”.