CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Le pinete sono messe sotto attacco dalla cocciniglia Matsucoccus feytaudi, originaria del mediterraneo orientale, che causa danni irreversibili e incurabili alle piante che la “ospitano”, così la Regione Toscana, per combattere questo fenomeno, ha deciso di andare in sostegno degli enti pubblici e privati, proprietari di pinete contaminate.
“I nostri uffici – dice il sindaco di Castiglione della Pescaia, Giancarlo Farnetani – stanno predisponendo tutta la documentazione necessaria per concorrere al bando che è finalizzato alla concessione di contributi a copertura dei costi sostenuti per il ripristino delle pinete di pino marittimo, o dei boschi che li contengono, danneggiati dal Matsucoccus feytaudi. Questa operazione ci permetterà di avere fondi da destinare a ricostituire la funzionalità e permettere lo svolgimento di tutte le finalità a cui erano destinate le pinete che principalmente consistono nella protezione del suolo dall’erosione, nella qualità delle risorse idriche, nella fissazione e stoccaggio della CO2 e nel garantire la pubblica incolumità”.
“I fondi messi a disposizione nel bando – aggiunge Elena Nappi, vicesindaco con delega alle politiche ambientali – per il 2017 è pari a 5 milioni di euro e saranno ammessi a presentare la domanda oltre ai comuni, anche soggetti privati, che siano proprietari, possessori o titolari della gestione di superfici forestali, anche collettive, singoli o associati”. “E’ nostra intenzione come Amministrazione comunale – prosegue il vicesindaco – coinvolgere i privati interessati informandoli di tale opportunità, per questo motivo sono tutti invitati ad un incontro, che si terrà in sala Giunta, al primo piano del palazzo comunale, giovedì 14 dicembre alle ore 11:00”. “Sono ammissibili – conclude Elena Nappi – solo gli interventi per la ricostituzione del potenziale forestale dei boschi puri o a prevalenza di pino marittimo danneggiato dal Matsucoccus feytaudi con l’obbiettivo di ricostituire la copertura vegetale arborea distrutta o compromessa”.
Le cifre messe a bando dalla Regione Toscana potranno essere utilizzate anche per procedere a diradamenti ed altri interventi di taglio per l’eliminazione delle piante morte e deperienti, interventi di rivitalizzazione di ceppaie o di piante di latifoglie autoctone al fine di favorirne l’insediamento e la sostituzione delle piante di pino eliminate, interventi di ripuliture, decespugliamento, allontanamento e distruzione del materiale di risulta.
Il contributo è al 100% dei costi ammissibili dal bando, escluso Iva, con un massimale per i privati di 250 mila euro e un importo minimo dei lavori di 5.000 euro. E’ possibile erogare un anticipo fino ad un massimo del 50% del contributo ammissibile a finanziamento.