SANTA FIORA – “L’organizzazione istituzionale tra i Comuni non è una semplice infrastruttura in cui da una struttura centrale, l’Unione, i singoli Municipi scelgono e prelevano in funzione dei propri bisogni. Le Unioni sono luoghi in cui si intreccia solidarietà, economia dei fondi pubblici, programmazione dei servizi, progettazione di più alto livello per accedere a finanziamenti regionali e europei. Il Comune di Castell’Azzara sembra affrontare il proprio ruolo dimenticando tutto questo”. A parlare è il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi.
“Eppure è utile comprendere la funzione sino a oggi esercitata e, in quel quadro, inserire la scelta dell’Unione di riportare Castell’Azzara all’interno del comprensorio amiatino anche dal punto di vista scolastico. Del resto non si vedono ragioni valide per contrastare questa scelta in quanto le conseguenze sula collettività, sui bambini e gli insegnanti, non ci sono. Tutto resta come prima e cambia soltanto la forma e riferimenti direzionali, l’assetto organizzativo del distretto scolastico. La direzione non sarebbe nelle Colline del tufo, ma sull’Amiata, come è più coerente territorialmente”.
“Il nuovo assetto non danneggerebbe nessuno – prosegue Balocchi -, anzi consente di garantire all’Amiata di mantenere con più tranquillità e prospettiva una Direzione didattica e garantire un coordinamento dell’azione formativa. Perché mantenere un Istituto signifa mantenere sul territorio risorse umane, risorse finanziarie per i progetti educativi, mantenere un presidio che consenta maggiore efficenza nei servizi didattici. Se non ci sono motivi concreti di opposizione il nodo è forse nella concezione stessa dei rapporti unitari e di coordinamento che gli amministratori di Castell’Azzara hanno. Il ruolo di comune minore e disagiato, però, non può essere esercitato sempre come una leva per ottenere qualcosa, stare insieme vuol dire condividere e accettare, a volte, gli orientamenti degli altri”.
“Comprendo che nel passato la logica “dell’ultimo” ha molto giovato a Castell’Azzara! Ma a questo punto è indispensabile che i cittadini di Castell’Azzara siano correttamente informati di quanto ha ottenuto il loro Comune. Dal sistema Unione Castell’Azzara ha avuto da diversi anni servizi e strutture, senza mai dare nulla in cambio. Mi riferisco ai vigili urbani, che da Santa Fiora per anni hanno servito Castell’Azzara (con personale, mezzi e dotazioni pagati da Santa Fiora), l’urbanistica, edilizia ed autorizzazioni paesaggistiche (che sono servizi offerti ai cittadini di quel Comune da parte dell’Unione e degli altri comuni con loro personale), uffici tecnici (dove tuttora per le manutenzioni ordinarie di viabilità e verde pubblico le responsabilità sono assunte gratis dall’ufficio tecnico di Santa Fiora, mentre le gare sono espletate dagli uffici dell’Unione), tributi (dove l’organizzazione e supporto del servizio è fornito dagli altri comuni), attività produttive (gestite dall’Unione), scuola (per esempio mense, trasporti, progetti e offerta formativa, gestiti negli anni grazie a personale di Castel del Piano e Roccalbegna e ora dell’Unione). Santa Fiora ha persono dato a Castell’Azzara in comodato gratuito, finquando è stato possibile, una spazzatrice (il cui costo di noleggio mensile va fra i 2mila e i 3mila euro al mese oltre iva). Dal progetto presentato dall’Unione sulle scuole digitali Castell’Azzara, insieme a Roccalbegna e Semproniano, ha ottenuto i soldi necessari per l’acquisto delle attrezzature tecnologiche per gli studenti, che spero oggi siano utilizzate, mentre Santa Fiora se le è pagate con i propri fondi. Inoltre dal fondo fornito dai comuni geotermici Castell’Azzara ha ottenuto 90mila euro in tre anni per abbattere il costo dei trasporti scolastici (che le famiglie degli altri comuni hanno pagato a prezzo pieno)”.
“Probabilmente dimentico qualcosa, ma i cittadini devono sapere che tutti questi servizi e risorse di cui beneficia il loro comune non hanno mai avuto una contropartita – continua la nota del primo cittadino -. Quindi gli altri comuni, se non un grazie, di certo non si meritano di essere tacciati come scorretti o privi di solidarietà, che finora è stata a senso unico. L’azione avviata nel settore scolastico è, dunque, e soltanto un riordino logico e funzionale che, lo ripeto, manterrebbe un istituto scolastico senza danneggiare i cittadini né di Castell’Azzara, né del versante del tufo. Ma purtroppo su questo c’è stata una profonda disinformazione che spero in futuro sia corretta. Sarebbe opportuno pertanto che gli amministratori di Castell’Azzara evitassero di aprire un conflitto che non è neppure campanilistico, è solo conservatore, un conflitto che gli altri comuni non comprendono e che mi sembra più ispirato a motivi politici interni che a problematiche concrete, valorizzando invece quanto di buono ha ottenuto l’Amministrazione comunale di Castell’Azzara dal sistema dell’Unione in tutti questi anni.”