MONTEROTONDO MARITTIMO – Serre riscaldate dall’energia geotermica. A Monterotondo Marittimo scende in campo l’innovazione tecnologica per dar vita a coltivazioni di ortaggi, soprattutto pomodori, anche fuori stagione, grazie alla geotermia. Il progetto parte da un bando pubblico presentato dal Comune di Monterotondo Marittimo per creare insediamenti produttivi in modo da attrarre investimenti privati e, di conseguenza, occupazione e sviluppo, attraverso la concessione di terreni in diritto di superficie.
Ad aggiudicarsi la gara è stata la società agricola Georto Green Tech, socia del consorzio Etruria Royal Fruit che raggruppa aziende grossetane e livornesi specializzate nella produzione ortofrutticola e ha il riconoscimento della Regione Toscana come Organizzazione di produttori. La realizzazione delle serre, con un piano di investimenti di oltre un milione di euro e la gestione dell’attività agricola, è a cura dell’impresa Georto Green Tech, startup di recente creazione, mentre il consorzio Etruria Royal Fruit si occuperà della pianificazione colturale e della successiva commercializzazione dei prodotti, essendo già fornitore della grande distribuzione Toscana per conto dei propri soci.
Tra i fattori che hanno reso particolarmente appetibile il territorio c’è proprio quello di poter usufruire del calore geotermico, che permette un ridotto impatto ambientale a costi contenuti: il riscaldamento delle serre, infatti, sarà fornito dalle centrali di Enel Green Power partner fondamentale di questo progetto. Un progetto che prevede due fasi: si partirà dall’esistente, con la ristrutturazione già in atto di alcune serre di proprietà di Enel presenti nel Comune di Monterotondo (in località Lago Boracifero), dove verranno prodotti pomodori già a partire dalla prossima stagione. Le strutture, costruite negli anni Ottanta, sono in ferro zincato e saranno coperte con un film plastico termico pluriennale.
I lavori sono iniziati in questi giorni e andranno avanti per circa due mesi: il primo raccolto di pomodori ci sarà, probabilmente, a maggio 2018. Ad aprile, poi, partirà la realizzazione di una nuova serra tecnologica in località Carboli, accanto alla centrale geotermica Enel, per la coltivazione di ortaggi destagionalizzati grazie all’utilizzo del calore residuo prodotto della stessa centrale. All’interno delle serre verrà attivata una coltivazione a ciclo chiuso, senza l’ausilio del suolo: il rifornimento idrico e minerale, infatti, avviene tramite una soluzione nutritiva che viene recuperata, filtrata e reinserita nel ciclo produttivo. L’adozione di questa tipologia di impianto consente un risparmio idrico del 25% e una diminuzione del 50% di fertilizzanti, garantendo così un’indubbia sostenibilità ambientale. Anche in questo sito a realizzare i lavori sarà la Georto Green Tech, società agricola con sede a Monterotondo Marittimo, il cui socio amministratore è Giacomo Anterminelli, già titolare di un’azienda agricola specializzata nella coltivazione dei pomodori a Sassetta, in provincia di Livorno.
Il progetto è stato seguito nelle diverse fasi dal perito agrario Claudio Capitani di concerto con gli investitori, l’amministrazione comunale e i funzionari del settore Agricoltura della Regione Toscana. Una volta a regime, gli impianti offriranno lavoro ad oltre dieci persone full-time, specializzate nelle operazioni colturali che verranno eseguite manualmente. Per questo c’è la necessità di selezionare personale possibilmente residente nell’area dei Comuni geotermici.
«Grande attenzione – spiegano dalle società promotrici dell’iniziativa territoriale – è rivolta agli aspetti ecologici: oltre alla mancanza di utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento delle serre, verrà utilizzata la tecnica della coltivazione a ciclo chiuso che consente un ridotto consumo di acqua e fertilizzanti, seguendo un modello di sviluppo a ridotto impatto ambientale, molto diffuso nei paesi nordeuropei. L’azienda darà opportunità di lavoro ai residenti del Comune dell’area geotermica e creerà un indotto per le aziende del territorio. Vogliamo ringraziare Enel Green Power per aver creduto nel progetto, i funzionari del settore Agricoltura della Regione Toscana per il supporto che ci hanno fornito in questi mesi e il Comune di Monterotondo Marittimo, da cui tutto è partito, perchè ha avuto in periodi non sospetti l’idea progettuale di identificare l’area di Carboli come destinata alla realizzazione di strutture serricole».