GROSSETO – Acquedotto del Fiora, un modello di impresa innovativo, con un forte radicamento territoriale, che pone la sostenibilità come elemento caratterizzante delle scelte aziendali e delle linee di sviluppo. È quanto emerge dal bilancio di sostenibilità 2016 dell’azienda, illustrato ai soci nell’assemblea tenutasi la scorsa settimana e presentato oggi (6 dicembre) in una conferenza stampa a cui erano presenti il presidente Emilio Landi e l’amministratore delegato Aldo Stracqualursi.
Il documento, giunto al suo ottavo anno di pubblicazione, evidenzia come Acquedotto del Fiora sia una realtà profondamente radicata, vitale e proattiva nel territorio che gestisce, in grado di produrre e distribuire valore ai propri stakeholder e di generare un indotto significativo e specializzato per le aziende locali e non solo, all’interno di un contesto geografico caratterizzato dalla pressoché assenza di un sistema industriale.
I numeri – Oltre 31 milioni di euro gli investimenti realizzati dal gestore nel 2016, pari a 77 euro per abitante residente, un dato ben superiore rispetto alla media nazionale (che si attesta su circa 41 euro per abitante) e in linea con le più evolute realtà idriche a livello europeo; più di 63 milioni il valore aggiunto. Costante crescita, puntualità di intervento e capacità di investimento hanno generato stimoli e risorse per far crescere il sistema imprenditoriale locale e mantenere buoni livelli occupazionali nel territorio: circa il 59% degli affidamenti sono andati a fornitori toscani. Nel periodo 2002-2016 sono stati investiti oltre 360 milioni di euro per il rifacimento e l’ammodernamento di reti e impianti e per la realizzazione di nuove opere, permettendo così di recuperare ritardi infrastrutturali e tecnologici pregressi e di accompagnare lo sviluppo del territorio di riferimento, pur nella consapevolezza che occorrerebbero maggiori risorse da destinare a tali investimenti. Acquedotto del Fiora infatti opera in un territorio di oltre 7.600 chilometri quadrati (circa il 33% della Toscana) e di quasi 404mila abitanti, con una densità di popolazione di circa 53 abitanti per chilometro quadrato, una tra le più basse a livello nazionale; gestisce oltre 2700 impianti e 12.500 chilometri di rete, equivalenti a circa 31 metri per abitante residente, dato ben al di sopra della media nazionale che è di 9,67 metri per abitante. L’ampio territorio, la mole di investimenti realizzati ogni anno e la scarsa densità di popolazione rendono oggettivamente complessa la gestione di un servizio a rete come quello idrico.
—
—
Qualità delle acque – Le acque erogate sono state sottoposte ad analisi continue, con un totale di 80.256 parametri analizzati nel 2016, garantendo così la qualità della risorsa idrica, mentre il costante impegno nel settore della depurazione contribuisce al miglioramento e alla tutela della salute di fiumi e mari. Sempre in ambito ambientale, sono state messe in campo azioni importanti che hanno ridotto il consumo di energia, limitando così l’emissione in atmosfera di oltre 7mila tonnellate di anidride carbonica.
L’importante investimento tecnologico effettuato nel 2016 sui sistemi informativi e sulla piattaforma SAP ACEA 2.0 è andato a supporto della gestione, dell’ammodernamento delle infrastrutture e dell’efficienza operativa. Avere strumenti che permettono di verificare in tempo reale le operazioni e di pianificarle, indirizzando meglio gli investimenti, contribuisce a migliorare il servizio offerto al cliente e a rispondere prontamente al cambio di passo richiesto dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Servizio Idrico (AEEGSI).
Acquedotto del Fiora ha investito anche nel lavoro, nella sicurezza e nel benessere dei propri dipendenti, i quali ogni giorno operano per offrire un servizio di qualità che soddisfi le aspettative degli utenti. Sono circa 400 i dipendenti del gestore, di cui il 99% assunto con contratti a tempo indeterminato; la formazione ha coinvolto il 90% di essi, con quasi 47 ore di formazione pro-capite.
Oltre a ciò, Acquedotto del Fiora ha partecipato a numerose iniziative per l’innovazione, la cultura, l’ambiente e il sociale; tante le scuole, gli istituti e i gruppi che hanno visitato le sorgenti e gli impianti; molti gli incontri con i Comuni, con le associazioni dei consumatori e con i sindacati per raccogliere le esigenze dei diversi stakeholder. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti dai Comuni facenti parte del territorio gestito (Guida blu, Bandiera blu, Bandiera arancione, Spiga Verde), un risultato reso possibile anche grazie all’impegno di Acquedotto del Fiora per preservare una risorsa così importante come l’acqua, perseguendo la tutela della qualità e dell’equilibrio quantitativo del ciclo idrico e la protezione dell’ambiente e degli ecosistemi connessi ai corpi idrici.