GROSSETO – Entusiasmo alle stelle a Trieste per il congresso nazionale di Fratelli d’Italia. Confermata a furor di popolo la presidenza di Giorgia Meloni, ormai sempre più leader della destra politica. Si apre quindi la fase due del partito, dopo aver impedito di cancellare la storia politica della destra in Italia.
Da partito a movimento dei patrioti italiani, aperto alla società civile e alle esperienze politiche di coloro che guardano al futuro dell’Italia con spirito costruttivo e identitario.
Oltre all’ingresso di tante figure di spicco della società civile, di liste civiche e intellettuali, i delegati al congresso nazionale hanno votato il nuovo simbolo del partito che ha posto al centro la fiamma tricolore del Movimento sociale italiano e ha rimosso dal medesimo il nome Alleanza Nazionale. Come sostenuto da Giorgia Meloni, “siamo la destra autonoma e libera”. “Noi siamo qui oggi e qui domani e quando non ci saremo più noi ci saranno i nostri figli, perché questa storia non finirà mai”.
“La grande emozione dei tremila delegati è anche la mia”, sostiene il portavoce provinciale avv. Fabrizio Rossi, “ho votato con convinzione la modifica del simbolo, che esalta una storia, quella comune della destra identitaria e sociale che il MSI ha sempre incarnato e che vede al centro la fiamma tricolore, quale simbolo che non si spenge o si accantona, ma si esalta.” Prosegue “Fratelli d’Italia guarda avanti, con radici solide che non gelano mai, ma con lo sguardo all’Italia di oggi che vogliamo rappresentare da movimento che tutela i patrioti di oggi: i giovani disoccupati che non vanno via dal paese, gli imprenditori che non scappano dall’Italia, le madri lavoratrici che fanno sacrifici per la famiglia, la difesa dei nostri prodotti e delle nostre eccellenze, la sicurezza e la legalità, l’identità e l’interesse nazionale accantonato dalle politiche della sinistra negli ultimi anni.”
Sono stati eletti due membri dell’assemblea nazionale provenienti dalla federazione provinciale: il consigliere comunale di Arcidosso Guendalina Amati e lo storico esponente batignanese del partito Bruno Taliani.