COLLINE DELL’ALBEGNA – È in vigore dal primo dicembre il decreto legislativo 147/2017, sulle “disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”. Questa misura consiste nel riconoscimento di un reddito di inserimento (REI), finalizzato al contrasto della povertà, all’inclusione attiva e alla realizzazione di azioni per favorire la ricerca di un lavoro. si tratta di un contributo mensile erogato dall’Inps, che va da un minimo di 187,50 euro a un massimo di 485,40 euro al mese.
Possono accedere a questa misura di sostegno, i cittadini italiani o stranieri, con residenza da almeno due anni nel comune nel quale viene presentata la domanda.
Inoltre, all’interno della famiglia, deve esserci o un componente minorenne o una persona con disabilità (con almeno un genitore o tutore) o una donna in gravidanza (al quarto mese) o un componente che abbia compiuto 55 anni, con requisiti di disoccupazione.
Per quanto riguarda i requisiti economici, il nucleo familiare deve avere un ISEE (in corso di validità) non superiore a 6 mila euro, un valore “ISRE” non superiore a 3 mila euro, un valore del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione), non superiore a 20 mila euro, un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 10 mila euro (8 mila euro, se famiglia è composta da due persone, 6 mila euro, se composta da una sola persona).
Per accedere al reddito di inserimento, inoltre, è necessario che ciascun componente del nucleo familiare non percepisca prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpi) o altri ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria; non possieda mezzi di trasporto immatricolati nei 24 mesi precedenti la richiesta (esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista agevolazione fiscale in favore delle persone disabili), non possieda imbarcazioni.
All’atto di accettazione della domanda da parte dell’INPS, il cittadino che riceverà il contributo deve sottoscrivere un patto di cittadinanza con i Servizi sociali del territorio di residenza, cui compete la predisposizione di un progetto individualizzato, finalizzato a inserimenti lavorativi, tirocini, percorsi formativi, sostegno educativo, attività ad integrazione sociale.
A chi rivolgersi:
I cittadini residenti nella Zona distretto Colline dell’Albegna (nei comuni di Pitigliano, Sorano, Manciano, Magliano in Toscana, Capalbio, Monte Argentario, Orbetello e Isola del Giglio) devono rivolgersi ai Servizi sociali del comune di residenza.