GROSSETO – Da tempo l’Associazione Grosseto al Centro, attraverso una petizione firmata da oltre 1000 cittadini, ha chiesto alle istituzioni locali di attivare il Nue 112 contestualmente alla costituzione di una vera e propria centrale operativa interforze localizzata a Grosseto. “Successivamente – scrive Grosseto al Centro – abbiamo richiamato l’attenzione dell’Amministrazione Comunale, della Provincia, della Prefettura e dei Ministeri dell’Interno e della Salute perché riteniamo che si possano e si debbano evitare gli errori avvenuti in alcune regioni italiane che hanno attivato sì il numero unico 112, ma attraverso l’istituzione di call center laici, risultati inadeguati”.
“La forza del 112 unico – scrive l’Associazione – sta nel più veloce, efficace e continuo contatto tra il cittadino e gli operatori delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e dell’emergenza sanitaria territoriale “118”, attraverso un perfetto coordinamento tra di essi, eliminando filtri, livelli ulteriori e scambi telefonici superflui, unificando le varie centrali operative sul territorio di ciascuna provincia. Ciò perché il fattore tempo è importantissimo, così come lo sono la vicinanza e la conoscenza del territorio, lo scambio in tempo reale di informazioni e l’uniformazione dei protocolli.
Questi concetti, all’apparenza banali, sembrano invece costituire un grosso scoglio per il nostro paese. Dalla risposta che abbiamo ricevuto dal Ministero della Salute parrebbe che le istituzioni nazionali stiano ancora facendo una sorta di “brainstorming”. Sembrerebbe che stiano ancora studiando la questione mentre a noi cittadini non è dato sapere dove risieda l’impasse, quali problemi abbiano riscontrato e come intendano strutturare le nuove centrali del 112 unico. Anche la Prefettura di Grosseto non ha voluto, pur legittimamente, produrre copia degli atti di cui abbiamo richiesto l’accesso”.
“A tutt’oggi, infine, ci risulta sconosciuta la posizione del sindaco e presidente della Provincia di Grosseto – prosegue Grosseto al Centro – al quale abbiamo già segnalato la decisione della Giunta Regionale Toscana (delibera numero 303 del 27 marzo) dalla quale dissentiamo profondamente. La giunta regionale, infatti, ha deciso all’unanimità di attivare, entro il prossimo anno, una sola Centrale Unica di Risposta a Firenze che dovrebbe servire l’intera regione toscana. A nostro avviso ciò dilaterebbe i tempi di risposta e di intervento per tutti i cittadini toscani, risultando meno efficiente di più Centrali Operative Interforze, una per provincia, in cui vigili del fuoco, carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, polizia locale e sanitari del 118 lavorano insieme per rispondere al cittadino della provincia servita”
Perché la Regione Toscana sta andando verso un sistema che in altre regioni ha già dato luogo a proteste ufficiali e contenziosi legali? Perché le istituzioni rispondono, quando rispondono, con generiche rassicurazioni alle puntuali considerazioni dei cittadini?
Qual è la posizione sulla vicenda? E’ tua intenzione tutelare la sicurezza e l’incolumità dei cittadini grossetani, aiutandoli ad invertire questa fallimentare rotta regionale?”.