ROCCASTRADA – Roccastrada cancella la necessità di sanatoria e le relative sanzioni per adeguare errori edilizi di piccola entità in interventi realizzati fino agli anni ’70. La modifica al Regolamento edilizio comunale è stata approvata ieri, mercoledì 29 novembre dal consiglio comunale e rappresenta una nuova azione di semplificazione amministrativa che consentirà di snellire pratiche aperte per sanare immobili realizzati nel rispetto della legge 1150/1942 e della legge 10/1977 che hanno introdotto e modificato l’obbligo di licenza edilizia.
“La modifica al Regolamento edilizio comunale – afferma Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada – rappresenta un’occasione per sanare lievi difformità su immobili realizzati prima del 1977 e dotati di Licenza di abitabilità ed uso nel rispetto delle normative edilizie dell’epoca, snellendo procedure aperte da anni e abolendo le sanzioni previste finora. Questa opportunità in Toscana, al momento, è stata introdotta solo dal Comune di Firenze e abbiamo voluto recepirla anche noi per dare risposte concrete ai cittadini e consentire interventi edilizi che porteranno un valore aggiunto al recupero e alla valorizzazione del nostro patrimonio edilizio. Dal punto di vista finanziario, i Comuni avranno minori entrate ma conteranno su iter amministrativi più snelli e su un maggiore decoro urbano”.
“Fino all’introduzione delle sanzioni per opere realizzate in parziale difformità dalla licenza edilizia introdotta con la legge 10/1977 – spiega ancora il primo cittadino di Roccastrada – le varianti in corso d’opera su progetti di edifici già dotati di licenza edilizia venivano realizzate in assenza di ulteriori autorizzazioni, a eccezione di quelle che comportavano consistenti difformità. La valutazione della conformità degli immobili, intensificata dal 2010 con la norma che prevede l’attestazione di conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, ha evidenziato situazioni non esattamente rispondenti a quelle rappresentate negli elaborati allegati alle licenze edilizie e ha portato, negli ultimi anni, a un incremento delle istanze di accertamento di conformità in sanatoria, con l’applicazione delle relative sanzioni. L’analisi delle varianti realizzate in corso di costruzione di edifici provvisti di regolare licenza edilizia, tuttavia, ha evidenziato come l’esistenza del permesso o certificato di abitabilità o agibilità confermi che, all’epoca del rilascio, le difformità eventualmente rilevate non furono ritenute tali da determinare una violazione urbanistico-edilizia da perseguire con sanzioni. Da qui la volontà dei Comuni di agevolare le richieste dei cittadini ‘incolpevoli’ cancellando la sanatoria e le sanzioni per favorire interventi di adeguamento alle normative vigenti e portare avanti un processo di semplificazione amministrativa che può avere ricadute anche economiche sul comparto dell’edilizia”.