ROCCALBEGNA – “Se il comune di Roccalbegna fosse stata una azienda privata, avrebbe dichiarato fallimento già da tempo”. L’affondo è di Giuseppe Conti, capogruppo Pd in consiglio comunale.
“Nessuna risorsa e privo di personale di ruolo – afferma Conti – questa la triste fotografia del Comune emersa durante il Consiglio Comunale del 30 novembre scorso con la quale è stata approvata l’ultima variazione al bilancio di previsione 2017. La consueta variazione di bilancio di fine anno che, per gli enti pubblici rappresenta un utile strumento di verifica e messa punto delle proprie strategie economiche finanziarie, per il Sindaco Galli assume la valenza del gioco delle tre carte, dove la pallina tanto ambita quanto nascosta, è rappresentata da numeri che si spostano da un capitolo a l’altro senza una apparente logica contabile.
Del resto non potevamo attenderci nulla di diverso vista l’approvazione del bilancio di previsione avvenuta nel maggio scorso, caratterizzata da tagli nei settori più importanti e delicati del bilancio comunale, ma sopratutto dall’assenza di investimenti in materia di sviluppo, sociale e difesa del suolo. Tutte le perplessità a suo tempo manifestate in consiglio comunale, con questa manovra trovano riscontro oggettivo, certificando purtroppo che Roccalbegna oggi è un comune totalmente privo di prospettive di crescita economica e sociale, di infrastrutture adeguate e sempre più isolato dall’intero contesto amiatino e grossetano”.
“La politica sul personale del sindaco Galli – afferma Conti – che ha portato allo svuotamento degli uffici comunali ormai privi del personale sufficiente a garantire anche i servizi minimi al cittadino, si sta rivelando un boomerang dagli effetti economici ed organizzativi devastanti. Si è costretti a ricorre al personale di altri comuni, in alcuni casi garantendo la presenza negli uffici di Piazza Marconi per un solo giorno alla settimana. Oggi, per mettere rimedio a questa ormai endemica assenza di personale, si effettuano ulteriori tagli, seppur minimi, sugli interventi per la disabilità e quindi sulle politiche sociali e di assistenza alle famiglie.
Si tagliano le spese correnti in materia di polizia locale e amministrativa per garantire il pagamento dei contributi pensionistici al personale di altro ufficio, mentre nessuna somma viene destinata al settore per la sicurezza dei cittadini. Questo è quanto emerge dai numeri di questa variazione di bilancio a dir poco fallimentare. Insomma, un vero e proprio disastro. Dobbiamo però riconoscere al Sindaco Galli un merito, quello di aver portato il comune a primeggiare in tutte le classifiche negative della Regione Toscana”
Roccalbegna è il comune più povero della Toscana e quello con il reddito procapite più basso. E’ il Comune con il più basso tasso di crescita demografica. E’ il comune con il più basso numero di abitanti e con il minor numero di aziende presenti sul territorio. E’ ultimo in classifica per presenze turistiche, è quello che investe di meno nella difesa del suolo e quello che ottiene meno contributi e finanziamenti pubblici rispetto agli altri comuni dell’Unione”.
“La coperta è corta è stato detto durante il consiglio comunale – insiste il capogruppo Pd – Il problema è che la coperta è sempre la stessa, quella di quindici anni fa, mentre il territorio ha bisogno di crescita, di sviluppo e sopratutto di un governo in grado di proporre soluzioni e idee e non inutili giustificazioni sul difficile momento economico che attraversa tutto il paese e sui tagli effettuati alle amministrazioni locali. I Comuni limitrofi, evidentemente più virtuosi, insegnano che pur nelle difficoltà, quando si hanno capacità di programmare sviluppo anche se minimo, qualcosa di positivo per i propri cittadini si riesce a fare. Come consigliere provo imbarazzo nel vedere nella sala del Consiglio comunale ben 11 consiglieri a fronte di un organico dell’Ente quasi del tutto privo di dipendenti di ruolo.
Diventa veramente difficile giustificare gli stipendi di Sindaco ed Assessori ed i gettoni di presenza dei Consiglieri comunali pagati con soldi pubblici, quando i risultati dell’attività di governo sono quelli che ormai tutti possono vedere. Sindaco, se ha veramente a cuore il futuro del suo Comune, faccia l’unica cosa saggia a favore della cittadinanza, si dimetta. Io non ho problemi a rinunciare al mio gettone di presenza se questo può portare un vantaggio al territorio, lei è in grado di fare altrettanto rinunciando al suo stipendio da Sindaco, rimettendosi al volere dei cittadini?”.