GROSSETO – «Il sostegno ad una categoria non può penalizzarne un’altra». Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio commentano così la decisione dell’amministrazione comunale di Grosseto di ridurre a sole cinque ore la durata dei mercatini delle tre domeniche prenatalizie.
«Se le richieste mosse all’Amministrazione dai commercianti in sede fissa di trovare soluzioni che favorissero i flussi di clientela nel Centro storico nel periodo natalizio recuperando aree di parcheggio sono comprensibili, legittime e sostenibili – proseguono -, la soluzione non può essere di ridurre le opportunità di lavoro durante uno dei periodi economicamente più proficui dell’anno per gli ambulanti».
Anva e Fiva contestano anche la tempistica scelta dall’amministrazione: «Un intervento che arriva a ridosso del Natale senza che vi sia il tempo per le imprese su area pubblica di organizzarsi, alcune hanno già fatto ordinativi sapendo di poter contare su tre mercati ad orario pieno e si trovano improvvisamente a vedersi decurtata una fascia oraria (quella pomeridiana) che per molte è quella in cui si concentra il lavoro».
«L’amministrazione sostiene di aver concertato la decisione con le associazioni di categoria, ma il risultato non è quello che avevamo manifestato, anzi questa soluzione ci casca addosso a pochi giorni dalle feste, nell’impossibilità di fare, oramai, scelte differenti. Problematiche come questa non possono che essere oggetto di una riflessione ampia, di un periodo di condivisione e confronto tra tutte le categorie che sia funzionale a trovare una soluzione che possa soddisfare le esigenze di tutti, e non soluzioni improvvisate che mettono due categorie di imprese l’una contro l’altra penalizzandone una rispetto all’altra».
«La soluzione che era stata proposta (accorpamento dei posteggi nelle tre domeniche per liberare il parcheggio di Porta Corsica ed il parcheggio sopraelevato di piazza de Maria, e riduzione ad 8-13 dell’orario di vendita del mercato di domenica 24 dicembre) probabilmente non era la più efficiente che si potesse trovare – ammettono gli ambulanti – ma, visti i tempi ristretti di concertazione, permetteva comunque di andare almeno in parte incontro alle esigenze dei commercianti in sede fissa senza penalizzare in modo eccessivo gli ambulanti. Con la soluzione della riduzione dell’orario adottata dall’Amministrazione comunale, di fatto, l’unica ad essere penalizzata è la categoria degli ambulanti: imprese che ogni anno offrono un servizio, settimana dopo settimana».