GROSSETO – Si è chiusa la fase di sperimentazione del progetto “Odontoiatria sociale”, con numeri importanti e risultati significativi. A questo punto è ufficiale la strutturazione definitiva nell’ambito della Asl Toscana sud est. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede Asl di Arezzo, alla presenza del direttore generale, Enrico Desideri, della responsabile aziendale del progetto, Alessandra Romagnoli, del direttore del Dipartimento di Medicina generale, Dario Grisillo, il direttore dell’Odontoiatria di Siena, dottoressa Giuliana Mancini, sono stati illustrati i progetti realizzati nel triennio 2014-2016 dalle tre Aziende, dapprima singolarmente, poi come Asl unica. In questi tre anni, è stato messo in campo un progetto complesso e articolato per l’erogazione di prestazioni odontoiatriche rivolte in particolare ai cosiddetti “soggetti fragili”.
Il progetto e i numeri
Nella Asl sud est. All’interno di questo quadro, Arezzo, Siena e Grosseto hanno sviluppato progetti particolari, grazie anche all’assunzione di igienisti dentali e di altri specialisti (ortodontista e pedodonzista). Progetto comune alle tre province è invece quello relativo alle seconde classi delle scuole elementari, dove gli igienisti fanno una breve lezione sugli stili di vita; segue una valutazione non clinica del cavo orale dei bambini poi, se la famiglia è d’accordo, è possibile sottoporre il bambino ad una visita odontoiatrica specialistica gratuita nelle strutture Asl. All’iniziativa, realizzata nel corso del 2016, hanno aderito oltre 4200 alunni dell’intera Area vasta.
In provincia di Grosseto. I finanziamenti della Regione Toscana sono stati di 157.000 euro nel 2014, 82.950 nel 2015 e 66.360 nel 2016, per un totale nel triennio di 307.250 euro. Grazie a questa somma, nel triennio, sono state erogate prestazioni in ambulatorio, garantiti gli accessi al pronto soccorso pediatrico, sono state fatte visite nelle RSA, per lo screening e la valutazione dello stato di salute orale, nonché prestazioni in narcosi per i pazienti cosiddetti “non collaboranti” o per gli interventi in persone a rischio. Su segnalazione del medico di famiglia sono state effettuate visite domiciliari a pazienti che hanno difficoltà a muoversi. Oltre all’attività con i bambini della scuola elementare, sempre in collaborazione con l’igienista dentale, è stato fatto un accesso alla RSD “Il Sole”, rivolto agli operatori, per fare informazione sulla corretta igiene orale degli ospiti. A Grosseto, insieme alla dottoressa Romagnoli, ha collaborato al progetto il dottor Marco Severi, mentre per la parte del pronto soccorso, gli accessi e i protocolli operativi sono stati garantiti grazie alla collaborazione del dottor Mauro Breggia, direttore del Pronto soccorso di Grosseto, e della dottoressa Susanna Falorni, direttore della Pediatria di Grosseto.
I percorsi odontoiatrici in provincia di Grosseto
Odontoiatria di base: è rivolta ai cittadini che non hanno particolari patologie. Le prestazioni erogate, dietro pagamento del ticket se dovuto, sono: visita, estrazioni e estrazioni complesse, attività conservativa (otturazione, ricostruzione, ecc.), riabilitazioni protesiche con apparecchiature rimovibili.
Le prestazioni vengono erogate a Grosseto (distretto di via Don Minzoni, ospedale Misericordia) a Scansano (distretto), a Orbetello (distretto) a Manciano (distretto), a Follonica (distretto), a Massa Marittima (ospedale), a Casteldelpiano (distretto).
Odontoiatria per pazienti con vulnerabilità sociale: è rivolta ai cittadini che non hanno particolari patologie di base, ma con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale o ISEE fino a 8.000 euro. Le prestazioni erogate sono gratuite e riguardano visite e cure di varia complessità, riabilitazioni protesiche e applicazione di protesi dentarie per il ripristino della funzione masticatoria.
Le prestazioni vengono erogate a Grosseto (distretto di via Don Minzoni, ospedale Misericordia) a Scansano (distretto), a Orbetello (distretto), a Manciano (distretto), a Follonica (distretto), a Massa Marittima (ospedale), a Casteldelpiano (distretto).
Pazienti con vulnerabilità sanitaria: è rivolta ai pazienti con esenzione totale, in condizione di vulnerabilità sanitaria, come attestato dalla specifica documentazione. Tutte le prestazioni, in esenzione completa, vengono effettuate all’ospedale di Grosseto.
Pazienti con particolari patologie: è rivolta ai pazienti a rischio, che non rientrano nella categoria “pazienti con vulnerabilità sanitaria”, ma che devono effettuare interventi odontoiatrici invasivi in struttura protetta (ad esempio, trapiantati, in cura con terapia antiocoagulante, oncologici). Le prestazioni sono gratuite e vengono effettuate all’ospedale di Grosseto.
Commenti
Enrico Desideri, direttore generale Asl. “tutto è partito per volontà della Regione, con una delibera che finanziava il progetto con un investimento totale di circa 2 milioni di euro. È necessario che un cittadino di Badia Tedalda abbia riferimenti certi per la cura odontoiatrica, così come uno di Siena o di Orbetello, e che l’informazione e l’accesso alle cure avvenga in modo equo in tutto il territorio. Il nostro obiettivo è curare pazienti odontostomatologici, soprattutto se gravati da particolari patologie concomitanti, il più possibile vicino a casa, attivando postazioni anche per interventi in narcosi come già avviene a Montevarchi, Arezzo e Grosseto. Nell’ultimo anno ne sono stati effettuati una settantina. Non è così scontato che il tema dell’odontoiatria sociale venga affrontato in questo modo. Ci sono Regioni che non prevedono interventi né attività di questo genere e così, milioni di italiani non possono accedere ai servizi. Confermo la bontà della scelta della Regione Toscana”.
Alessandra Romagnoli, responsabile aziendale del progetto. “In questi anni di fase sperimentale volevamo valutare se l’impostazione e implementazione dei servizi avrebbe trovato riscontro nelle necessità della popolazione. I dati dimostrano l’interesse dei cittadini, delle strutture assistenziali (Rsa, Rsd, scuole), degli enti locali e delle istituzioni. A questo punto, l’Azienda ritiene sia arrivato il momento di fare sintesi e sistema, sia per la parte operativa che per quella dedicata alla prevenzione”.
Dario Grisillo, direttore dipartimento Medicina generale. “È necessario puntare sulla prevenzione creando un sistema di odontoiatria d’iniziativa, in cui non dobbiamo aspettare i pazienti in ambulatorio ma intercettarli dove si presume ci sia necessità e cioè scuole, Rsa, Rsd ecc. Mi riferisco quindi ai soggetti fragili, come bambini, anziani, donne in gravidanza e pazienti oncologici. I dati scientifici ormai dimostrano che le patologie del cavo orale incidono negativamente e significativamente in molte malattie comuni come diabete, infarto e peggiorano i quadri clinici durante la somministrazione di farmaci chemioterapici. Il medico di medicina generale, che ha da tempo adottato come proprio ‘stile’ professionale la medicina di iniziativa, trova nei percorsi dell’Odontoiatria sociale un prezioso strumento per offrire le giuste soluzioni ai problemi che i pazienti presentano, soprattutto gli anziani e i cronici”.