GROSSETO – «I Lavoratori edili della provincia di Grosseto chiedono dignità». A parlare sono i tre segretari generali delle costruzioni Gianni Bracciali (FILLEA CGIL), Fabio Carruale (FILCA CISL) e Pio Vitobello (FeNEAL UIL) che continuano ad illustrare nei cantieri le rivendicazioni su lavoro, contratto, salute e pensioni. Questi sono i temi al centro della mobilitazione nazionale dell’edilizia che porterà allo sciopero del 18 Dicembre. Oggi il volantinaggio nei luoghi di lavoro per continuare l’informazione a tappeto sui temi al centro della protesta per il mancato rinnovo del Contratto collettivo nazionale dell’edilizia.
«Le controparti – si legge nella nota dei sindacati – continuano con tatticismi dilatori a prendere tempo, non rispondendo nel merito delle nostre proposte, non accettando la sfida che i Lavoratori e sindacati hanno lanciato. Il tempo è scaduto mentre continua lo stillicidio dei Lavoratori e Imprese iscritti nelle casse edili. Nel periodo Gennaio-Settembre 2017, rapportato allo stesso periodo Gennaio-Settembre 2016 registra un ulteriore segno meno sia sul numero dei Lavoratori con – 4,01% e delle imprese con – 1,77%».
«Il sistema degli Enti bilaterali va difeso e potenziato poiché su sicurezza e formazione è in grado di dare risposte di alta qualità e si attesta nella Provincia di Grosseto con numeri degni di nota. Il nostro Comitato paritetico territoriale ha fornito negli ultimi due anni 143 assistenze ad imprese sulla sicurezza e 164 corsi mentre la nostra Scuola edile grossetana negli ultimi due anni ha formato 534 Lavoratori con 297 imprese interessate».
«Le nostre proposte che ribadiamo come fondamentali sono gli aumenti salariali per recuperare la perdita del potere d’acquisto ed aiutare una ripresa dei consumi, difesa e riforma delle Casse edili a tutela dei Lavoratori. Assistiamo ad una fuga dal contratto edile verso il contratto dei metalmeccanici e del multiservizi creando dumping contrattuale. Manifestiamo e lottiamo anche contro queste illegalità e contro il lavoro nero».
«Vogliamo la creazione di un fondo sanitario integrativo nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute ed alla prevenzione. Vogliamo anche il potenziamento del fondo integrativo per il pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare occasioni di lavoro, di qualità, per tanti giovani. Gli edili non possono più aspettare».