GROSSETO – Continua il forte pressing di Coldiretti sulla vicenda dei danni arrecati dai predatori alle aziende agricole. Dopo una lunga vertenza, nei giorni scorsi Coldiretti aveva dichiarato lo stato di mobilitazione ed aveva presentato alla Regione un aggiornato documento di richieste per l’insostenibile stato nel quale sono costretti ad operare gli allevatori con i continui attacchi al bestiame da parte di animali predatori, lupi ed ibridi in particolare.
Oggi nuova iniziativa dell’organizzazione agricola che si è rivolta all’Assessore Remaschi con una lettera per sollecitare l’adozione del Piano Lupo da diversi mesi in stallo in sede di Conferenza Stato-Regioni. Obiettivo dell’organizzazione è di poter attuare sul territorio toscano tutti i punti del cosiddetto ‘Piano’ in modo da contenere i danni per le imprese agricole e rendere possibile la coesistenza tra il predatore e l’attività di allevamento.
“Abbiamo denunciato da mesi – ha detto Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – in molte aree della Toscana e della Maremma una situazione di emergenza legata alle predazioni. Basti pensare che per il triennio 2014 – 2016 sono state presentate domande di indennizzo, riferite a 1.348 attacchi di predatori agli animali allevati, per un danno che supera i 3 milioni di euro. Numeri che parlano da soli e che non dicono tutto della situazione reale perché molti allevatori rinunciano addirittura a richiedere i rimborsi. Attacchi non solo di lupi ma anche individui ibridi e di cani domestici inselvatichiti”.
“Sono apprezzabili gli sforzi messi in campo fino ad oggi dalla Regione – dice Marco Bruni, presidente di Coldiretti Grosseto – come quello annunciato di reperire ulteriori risorse per risarcire tutti i danni per le domande presentate al novembre 2016 ed ancora in attesa di essere liquidate. Restano però ancora alcuni capitoli aperti da noi denunciati come il risarcimento agli allevatori per le spese sostenute per lo smaltimento delle carcasse degli animali uccisi dai predatori e per le cure agli animali feriti, l’immediata realizzazione di piani di contenimento e controllo di cani vaganti e ibridi lupo/cane attraverso la collaborazione con i diversi Corpi di Polizia. Abbiamo evidenziato altresì la necessità di definire un programma finalizzato al sostegno del comparto della pastorizia che, anche per i problemi legati alla predazione, è interessato da una preoccupante crisi, con numerose aziende costrette a cessare le attività di allevamento, soprattutto nelle aree marginali. Tutte questioni aperte che richiedono risposte e non solo dal livello regionale – conclude Bruni – è per questo che sollecitiamo, l’autorevole azione dell’Assessore Remaschi, da sempre favorevole al ‘Piano’, per una rapida adozione a livello nazionale”.