FOLLONICA – «Finalmente una parte della maggioranza si è svegliata da un lungo torpore durato quasi… una legislatura! Solo ora scopre che la Giunta Benini e il suo fedele apparato tecnico considera il Consiglio semplicemente un fastidio da ignorare sistematicamente». Aparlare è il Movimento 5 Stelle di Follonica che prosegue: «Pare non abbia chiaro che invece il Consiglio è l’organo che dà l’indirizzo politico ed esercita il controllo politico e amministrativo, relegandolo invece ad un mero strumento di ratifica di decisioni prese non certo nelle commissioni consiliari. Plaudiamo il presidente del Consiglio che – anche se tardivamente – se ne è accorto. E che dire del consigliere Chirici che pur criticando anche nell’assise consiliare l’operato della sua coalizione, è sempre pronto a votare ogni atto? L’altro firmatario della missiva, Aquino, è uscito dalla porta (PD) per rientrare dalla finestra (Socialisti)… una porta girevole».
«Questa è la lettura – superficiale – che hanno fatto le altre opposizioni e che condividiamo. Ma tra le righe, scritto con il buon vecchio inchiostro simpatico tanto in auge nei tempi oscuri, si legge ben altro – continuano i 5 Stelle -. Le stampelle di questa maggioranza hanno recapitato pubblicamente al Pd, oramai un moribondo agonizzante, una vera e propria “lista della spesa” per le prossime elezioni. Ecco anticipato nero su bianco, quello che sarà il programma politico della prossima coalizione che presumibilmente si camufferà in una lista civica».
«Questo è il risultato vergognoso di un sistema politico fondato sulle coalizioni per vincere ad ogni costo. Un sistema basato su promesse fatte a destra e manca ai poteri economici locali che stritolano gli interessi collettivi dei cittadini. Il giro di valzer –per la ricerca di voti – iniziato con gli ossequi del Sindaco alla Massoneria, ora prosegue con “le ordinazioni” delle stampelle del PD per prossima tornata elettorale. Visti i risultati – pressoché inesistenti – di questa Amministrazione di cui fanno parte i finti indignados della missiva, non c’è da sperare bene per il futuro». Conclude M5S.