GROSSETO – Un bambino su dieci nasce prematuro e oggi è la giornata dedicata a loro, ovvero il World Prematurity Day. Per l’occasione anche il Comune di Grosseto si tinge di Viola.
«Oggi festeggiamo il terzo anniversario di questa data – ci racconta Silvia, mamma di due gemelli nati prematuri -. Purtroppo se ne parla poco ma le nascite premature sono sempre più numerose, sia per problemi di salute della mamma, del feto oppure perché madre natura è semplicemente dispettosa».
Silvia si ricorda bene le interminabili settimane all’ospedale di Siena nel reparto di terapia intensiva neonatale, e mentre le neomamme “normali” non trovavano sonno per un figlio che piangeva di notte, lei non dormiva dalla preoccupazione.
«E’ un modo di diventare genitore molto difficile. Mi sono sentita mamma davanti a quel campanello del reparto che suonavo e alla domanda chi fossi, rispondevo singhiozzando “la mamma dei gemelli Sborgia”. Non sempre si poteva entrare se c’erano urgenze».
Per Silvia e la sua famiglia è stata un’esperienza a lieto fine che condivide volentieri. Dopo 103 giorni di ospedale, tra molta paura e altrettanto coraggio, sono stati dimessi. «Se i prematuri – dice – vengono chiamati guerrieri ci sarà un motivo. Sono tanto piccoli quanto attaccati alla vita. Un grazie enorme alla Tin di Siena e alla patologia Neonatale per il supporto e la sopportazione a questo inizio del mestiere più difficile del mondo».
All’ospedale di Grosseto, oggi alle ore 15.30 alla sala della Robotica, è stato organizzato un incontro con famiglie e bambini per parlare e scambiare le proprie esperienze. L’evento è a cura di Cuore di maglia, l’associazione che fa scarpine e cappellini, copertine e corredini per i bambini prematuri delle Terapie Intensive Neonatali di tutta l’Italia.