GROSSETO – Sarà cuirriculum day a Grosseto, presso il Polo universitario, scelto come sede per la giornata dedicata alla scelta dei futuri dipendenti di Sfera, la serra idroponica che, nelle intenzioni dei suoi ideatori, dovrebbe dare impiego, a pieno regime, a circa 150 persone. Si tratta di un investimento da 19 milioni di euro per la realizzazione di una serra che si estenderà su 13 ettari di superficie e che dovrebbe produrre 15 volte in più rispetto alla stessa superficie.
I futuri dipendenti di Sfera saranno scelti il 14 dicembre, a partire dalle 9, in una giornata in cui verranno consegnati i curriculum e effettuati i colloqui. Al momento le figure cercate sono 50 tra abbassatori, cellisti e pruning, altri 50 tra raccoglitori e defogliatori, quattro applicatori di fitofarmaci, quattro addetti alla fertirrigazione, 12 persone per la raccolta, trapianto e movimento lattuga, uno per il vivaio, un mulettista al magazzino, due manutentori, sette al confezionamento.
«Si tratta di posti di lavoro – afferma il presidente della provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna –, ma anche di sviluppo tecnologico, oltre a 19 milioni che arriveranno sul territorio. Tra l’altro la Provincia dimostra, ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, l’utilità e l’efficacia che ancora mantiene. Per questo curriculum day sono attese 1000 persone tra cui avverrà la scelta anche grazie all’ufficio per l’impiego».
«È un progetto in cui abbiamo creduto da subito, anche con l’assessore all’ambiente Giorgia Bettaccini – afferma il sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli – ci è piaciuta l’idea della sostenibilità». La prima serra dovrebbe iniziare a funzionare a dicembre (con uno slittamento della produzione, inizialmente prevista a Natale, con i pomodori, e che invece potrebbe spostarsi a febbraio con la lattuga) mentre ad aprile la serra dovrebbe essere a pieno regime.
In questo la scelta del personale dovrebbe essere fondamentale: per questo genere di lavoro serve comunque una manodopera specializzata, tanto che l’amministratore delegato di Sfera, Luca Galimberti, pensa ad un percorso formativo per i dipendenti, che vorrebbe fossero preferibilmente del territorio. Anche in un’ottica di abbassamento delle emissioni. «Avevamo pensato a sistemi in cui più operai giungono al lavorto con un’unica auto, magari incentivando il carpooling». Anche perché lo spostamento quotidiano di 150 auto (con altrettanti parcheggi) potrebbe non essere di facile gestione, e potrebbe richiedere anche interventi sulla viabilità. Alla serra si dovrebbero affiancare uffici (1500 metri quadri), ma anche sale comuni, servizi, spogliatoi per altri 7 mila metri quadrati. I tempi, tra ricerca del personale, formazione, e termine dei lavori, appaiono un po’ stretti nell’ottica di una produzione che dovrebbe vedere i primi frutti (la lattuga appunto) a febbraio, ma Galimberti non sembra preoccupato «Un investimento come questo può portare benefici in termini di occupazione e indotto. L’obiettivo comune deve essere promuovere la Maremma».