GROSSETO – Lettera aperta dei lavoratori di Poste Italiane che si dichiarano contrari alle decisioni dell’azienda sulla consegna a giorni alterni della posta.
«Noi sottoscritti, Lavoratori e Lavoratrici ed RSU di Poste Italiane SpA applicati negli Uffici di Recapito della Provincia di Grosseto vi preghiamo di prestare attenzione alla nostra situazione.
All’azienda che alla pensione ci vogliamo arrivare in buona salute, poiché – con le difficoltà operative ed i ritmi e che ci vengono imposti- la decantata maggiore aspettativa di vita della Legge Fornero rischia di essere drammaticamente ridimensionata dallo stress da lavoro correlato e dal rischio oggettivo che affrontiamo per espletare al meglio le mansioni di portalettere, non riconosciute tuttora come “lavoro usurante” solo perché nei governi di questo paese c’è chi riesce ad immaginare arzille sessantacinquenni che sfrecciano su due ruote nel traffico cittadino …e nella Provincia. di Grosseto
La verità è che non si riconoscere che a Grosseto sul recapito si è tagliato più volte e di più che da altre parti, e comunque più di quanto si poteva sopportare, per mantenere una buona qualità del servizio oggi con le zone alterne in partenza a: Manciano, Pitigliano, Civitella Paganico, Castell’Azzara, Semproniano, Cinigiano, Campagnatico, Sorano, Roccastrada il 4 Dicembre, si propone un taglio di oltre il 40% con 51 esuberi al momento.
Poste predica bene e razzola male. Da una parte il Lavoro orario ordinario, scritto e firmato nel Contratto di Lavoro anche dall’azienda, e dall’altra le pressione metodica e spesso indebita tesa ad ottenere che lo si debba superare più o meno regolarmente, sotto la minaccia ormai esplicita di provvedimenti disciplinari;
Da una parte la previsione che i Portalettere “dovrebbero ” uscire alle 09.00 e non più tardi, e dall’altra Raccomandate e Pacchi e pacchetti esteri vengono consegnati al personale alle 09.30 e talvolta alle 10.00… E se non si portano fuori tutto– nella precisa consapevolezza che sarà impossibile recapitarli- il rischio di contestazioni è pressoché un evento programmato e certo. Il nostro lavoro quotidiano, duro e rischioso, dove contiamo infortuni sempre troppo frequenti e sempre troppo seri.
Da una parte moto mezzi vecchi e pericolosi, e dall’altra il tentativo maldestro di far passare l’idea che se sono ridotti così la “colpa” è dei Portalettere che li hanno usati in questi anni- da quanti anni e con quale accorta opera di manutenzione ??- e dall’altra ancora la “qualità la si realizza nell’ultimo miglio!” …Il miglio che ci separa da un incidente e dall’ospedale?!
Alle Segreterie Sindacali Regionali chiediamo una iniziativa unitaria per sottrarre il Lavoro e i Lavoratori e le Lavoratrici a questo clima di vessazione e intimidazione che stravolge nei fatti e quotidianamente il sistema di regole contrattuali sottoscritto e in attesa di rinnovamento. Chiediamo di modificare il piano industriale PCL sul recapito a giorni alterni.
All’Azienda e al Sindacato e alla incolpevole cittadinanza e clientela, alla Politica e alle Istituzioni , comunichiamo che con l’attaccamento al Lavoro ed il senso di responsabilità che abbiamo dimostrato da sempre e particolarmente in questi anni di trasformazioni profonde delle Poste, abbiamo anche maturato il diritto al rispetto della nostra vita e intelligenza e sensibilità, anche sul posto di lavoro, anche mentre facciamo il nostro lavoro di portalettere messo a dura prova da un progetto sbagliato e dannoso per per i cittadini per gli abitanti della Provincia di Grosseto».