FIRENZE – Fornaio, idraulico, apicoltore, ma anche cuoco o elettricista: sono questi alcuni dei percorsi professionali che potranno intraprendere i detenuti delle carceri toscane.
La Regione ha stanziato nei mesi scorsi 500 mila euro di risorse del Por Fse 2014-2020, per cofinanziare progetti di formazione professionale rivolti a persone recluse nelle case circondariali di Arezzo, Firenze Sollicciano, Firenze Gozzini, Massa Marittima, Livorno, Isola di Gorgona, Porto Azzurro, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Volterra, Pistoia, Prato, Siena, San Gimignano.
Il bando è uscito lo scorso luglio. Le domande presentate alla scadenza sono state in tutto 29, di cui 26 dichiarate ammissibili, per un totale di circa 700 mila euro (691.959). Per fare fronte alla richiesta di fabbisogno formativo espressa in risposta all’avviso, su proposta dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, la giunta ha deciso ieri di aumentare lo stanziamento previsto di ulteriori risorse (pari a 191.959 euro), in modo da poter finanziare tutti i progetti ammissibili.
“E’ un’iniziativa importante – ha detto l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco – coerente con gli obiettivi del programma operativo regionale del Fondo sociale europeo che prevede azioni a favore di soggetti svantaggiati e, in particolare, il sostegno al reinserimento e l’inserimento lavorativo di detenuti delle carceri toscane attraverso percorsi formativi che consentano di ridurre il divario fra le competenze possedute e quelle richieste dal mondo del lavoro”.
Potranno usufruire dei corsi, i detenuti delle carceri toscane con pena definitiva residua minima di cinque anni. L’avviso si rivolgeva a un singolo soggetto formativo oppure ad un’associazione temporanea di imprese o di scopo. Gli interventi prevedono: percorsi professionalizzanti riferiti al repertorio regionale delle figure professionali, finalizzati al rilascio di una qualifica professionale o di una certificazione di competenze.
Percorsi di formazione obbligatoria sono quelli per responsabile tecnico dell’attività di panificazione e responsabile tecnico di tintolavanderia.
Gli interventi formativi, strutturati in accordo con gli Istituti penitenziari, tengono conto dei diversi requisiti di ingresso e delle caratteristiche soggettive dei destinatari, nonché delle esigenze dei fabbisogni formativi espresse dagli istituti penitenziari toscani, in particolare nei settori edilizia, idraulica, elettricità- elettrotecnica, cucina-ristorazione, apicoltura, giardinaggio-floricoltura, sartoria, acconciatura.
Sono poi previsti specifici moduli formativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, per le attività nell’ambito della cucina-ristorazione, dei moduli formativi sull’igiene alimentare (Haccp).